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Dietro le Quinte del Calcio – Le prime risultanze degli Arbitri Assistenti Video (VAR)

Dietro le Quinte del Calcio – Le prime risultanze degli Arbitri Assistenti Video (VAR)

L’IFAB, dopo aver approvato l’utilizzo degli Arbitri Assistenti Video con l’inizio della stagione sportiva 2016/17 per quelle Federazioni che ne avevano richiesto l’autorizzazione, ha organizzato una serie di workshop per portare a conoscenza di molti paesi le risultanze tecniche emerse in questa prima fase di esperienza in paesi come Australia, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Italia , Messico, Paesi Bassi, Portogallo, Qatar e negli Stati Uniti.

I lavori si sono concentrati sulle procedure di attuazione e sulla messa a punto della tecnologia per continuare a lavorare con questi esperimenti e muoversi nella giusta direzione utilizzando l’interferenza minima per ottenere il massimo beneficio, mantenendo il flusso e le emozioni del gioco ma, nello stesso tempo, correggendo errori evidenti in quelle circostanze che avrebbero potuto cambiare l’andamento della partita.

Sono stati suggeriti diversi cambiamenti operativi e organizzativi tra cui l’introduzione di un Assistente VAR (AVAR) per aiutare il VAR di monitoraggio e di comunicazione; modifiche alle modalità di comunicazione dovrebbe avvenire tra la sala operatoria video e in campo e il processo per cui un arbitro dovrebbe rivedere i filmati direttamente (un OFR, critica o recensione sul campo). Durante gli incontri i partecipanti hanno potuto seguire gli arbitri da vicino o sedersi con l’utente dei replay video e imparare le rapide interazioni che dovrebbero avere luogo tra i due.Il gruppo di lavoro ha visto anche le illustrazioni di incidenti quando il VAR potrebbe essere di uso significativo. Pur sottolineando ancora una volta che ben oltre il 95% delle decisioni non sono di spettanza per il VAR, gli intervenuti hanno evidenziato la loro importanza per i calci di rigore, cartellini rossi diretti e casi di scambio di identità dove il coinvolgimento del VAR potrebbe aiutare moltissimo per ridurre il numero delle decisioni errate.

Questo processo di studio richiede molto tempo ed esperienza nonché la formazione di un protocollo che fissi ciò che può e non può essere rivisto e quali sono i migliori processi per operare senza errori. Un altro elemento emerso dal confronto, che è stato sottolineato come vitale, è quello di mantenere il potere decisionale nelle mani dell’arbitro, tenendolo libero da distrazioni e confronti non necessari e utili per la sua autorità.

Determinare quali decisioni sono aperti all’intervento VAR e come commentarlo sul campo è stato un argomento di discussione come chiarire il significato di “evidente errore”, che è stata definita come corretta quando “quasi tutti coloro che sono neutrali accettano che la decisione non è corretta.”

I responsabili del progetto hanno discusso la messa a punto della tecnologica dei sistemi VAR per garantire che saranno forniti i migliori angoli di ripresa nel più breve tempo possibile per il VAR e l’arbitro in campo. In aggiunta a ciò sono emerse anche le prime idee per come spettatori nello stadio e telespettatori potranno essere informati del fatto che un processo di revisione è in corso.

Tutti questi elementi saranno ulteriormente approfonditi per essere poi sottoposti al prossimo congresso annuale della FIFA, che si svolgerà a Londra il 3 marzo 2017, dove saranno discussi e, se del caso, approvati.