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Dietro le Quinte del calcio – Il 130° Congresso IFAB “riscrive” il regolamento del gioco del calcio

Finalmente ci siamo. Il 130° congresso dell’International Football Association Board (IFAB) ha comunicato, al termine dei lavori tenuti a Cardiff (Scozia) che si è concluso il lungo lavoro di elaborazione che ha portato alla riscrittura del regolamento del gioco del calcio. Questo esame ha consentito di introdurre sostanziali cambiamenti alla stesura del testo precedente che è stato radicalmente ridotto nella lunghezza portandola da 22.000 a 12.000 parole e introducendo ben 94 modifiche regolamentari.

Questo è stato certamente il provvedimento più importante del meeting IFAB e riguarda la revisione sostanziale delle regole del gioco del calcio che ha come obiettivo principale quello di migliorarne la struttura e renderle più chiare e più accessibili, non solo agli arbitri, ma per i giocatori, allenatori e per tutti gli appassionati in modo che possano comprenderle e interpretarle facilmente. Questo lavoro, durato 18 mesi, ha comportato un impegno notevole che è stato condotto dalla sottocommissione tecnica dell’IFAB, presieduta dall’ex arbitro internazionale David Elleray, in stretta collaborazione con i due Comitati Consultivi (Football Panel Consultivo e Tecnico Advisory Panel), composti da esperti che propongono la loro collaborazione e fanno proposte alla luce delle rispettive conoscenze operative. Il Panel Tecnico Advisory è formato da esperti mondiali in materia arbitrale e il Panel Tecnico Calcistico è formato da circa una ventina di ex calciatori, allenatori, tecnici in attività e direttori tecnici della FIFPro, organizzazione rappresentativa a livello mondiale per tutti i giocatori professionisti. I due Panel hanno permesso di interpellare in modo più efficace il mondo del calcio rendendo più scorrevole del previsto il lavoro grazie al sostegno importante di giocatori e allenatori delle diverse confederazioni. Così l’IFAB ha potuto comprendere meglio ciò che la gente pensa a diverse culture calcistiche e questo ha contribuito certamente a migliorare e rendere più efficace l’azione della FIFA.

Inizialmente lo scopo principale del lavoro era di mettere ordine nelle regole attraverso l’utilizzo di un linguaggio e una composizione delle frasi semplice, chiara in grado di essere facilmente comprensibile. Attraverso l’approfondimento e lo studio regolamentare, le commissioni si sono accorte della presenza di contraddizioni e formulazione che rendevano l’interpretazione delle regole aperte a molte valutazioni contrastanti ma anche paradossalmente valide. Questo non andava nella direzione di facilitare il lavoro degli arbitri e il calcio in generale. Allora l’IFAB ha pensato di rendere le regole più giuste, cercando di favorire il Fair Play e facendosi guidare dal pensiero di quali sono per il futuro le aspettative del mondo del calcio. Questo ha consentito di prendere decisioni importanti e assicurare regole in grado di dare risposte convincenti a quello che la gente del calcio si aspetta che accada in certe situazioni.

In conclusione il risultato finale, più chiaro in ciò che dovrebbe accadere in determinate situazioni, consente un’interpretazione più coerente in tutto il mondo e dovrebbe ridurre le polemiche e la confusione in quanto, se la gente capisce le regole e il loro spirito, sarà più facile accettare le decisioni degli arbitri, non solo dagli spettatori, ma anche da giocatori e allenatori. Infine bisogna sottolineare con piacere che, per la prima volta in assoluto, le regole sono scritte in modo neutro rispetto al genere e che il calcio non è fatto solo dagli uomini, rendendo giusto merito allo sviluppo del calcio femminile che sta diventando sempre più importante.