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Diego Martinez: l’allenatore Under 40 in testa alla Liga

Pronto a tutto, ma senza aspettarsi nulla. Diego Martinez ha costruito su questa filosofia la sua ascesa nel calcio, in una carriera cominciata da assistente sulle panchine dei dilettanti fino ad arrivare al primo posto in Liga con il suo Granada, la vera rivelazione del campionato spagnolo. È servito un rinvio del Clásico per ritrovarsi di nuovo lì, in testa alla classifica da solo, ma il suo lavoro fin qui è stato studiato alla perfezione. D’altronde Martinez, come detto viene da lontano. Un viaggio lungo, metafora della sua vita, sia umana che professionale.

Fu all’età di 20 anni che decise di cambiare vita. Faceva il calciatore, sognava di giocare con il Celta Vigo, il grande amore della sua città natale, ma dopo qualche anno nelle giovanili del club celeste il calcio lo portò a giocare a Cadice: da nord a sud, tutta la Spagna geografica e calcistica attraversata per un cambiamento destinato a stravolgergli la vita.

Lontano dalla sua Vigo cominciò a studiare anche all’Università di Scienze dello sport di Granada e forse per quello, forse per le prospettive di una carriera non di altissimo livello, scelse di lasciar perdere con il calcio giocato per studiare da allenatore. Era in quelle vesti che sentiva di poter lasciare un segno, ma sempre con l’umiltà di partire dal basso.

E infatti i suoi primi appunti da allenatore li prese facendo da assistente qua e là per la Provincia di Granada, sua terra adottiva che oltre agli studi gli ha regalato una nuova vita. Arenas de Armilla e Motril le sue prime avventure, modeste sì, ma perfette per creagli l’occasione di essere chiamato dal Siviglia.

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Un salto importante prima di conoscere il suo grande maestro, Unai Emery, negli anni più prestigiosi della storia del club del Barrio di Nervión. Lavorava come assistente, facendosi spiegare la visione del calcio da chi stava scrivendo la storia del Siviglia a suon di trofei, ma nel frattempo allenava anche le squadre filiali. Così costruì la sua prima grande impresa calcistica: portare il Sevilla Atlético, ossia il Siviglia B, in Segunda División per la prima volta nella sua storia. Unica filiale di quell’anno, meglio anche del Castilla o del più prestigioso Barça B.

Tempi maturi per provare anche a cavarsela da solo. Con l’Osasuna non andò bene, ma col Granada sì. Fu la scelta del nuovo proprietario Jiang Lizhang, l’uomo che ha comprato il club dai Pozzo. Promozione al primo anno, primo posto in Liga dopo la prima metà del girone d’andata.

Martinez ha costruito una squadra di grande ordine che soprattutto in casa non lascia nulla agli altri. Al Nuevo Los Cármenes ha vinto 4 volte su 5 subendo solo un gol, datato però 23 agosto. Nel mezzo ha battuto anche il Barcellona e nelle ultime 8 partite complessive ha perso solamente al Bernabéu con il Real Madrid.

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Questo fa sì che, proprio grazie al rinvio della partita tra Barcellona e Real Madrid, il Granada sia davanti a tutti. Un primato da misurare con il tempo che però non può passare inosservato dopo dieci giornate di Liga. Soprattutto perché alla guida di questa grande rivelazione c’è un allenatore Under 40, il più giovane del campionato, che per essere lì ha messo da parte i suoi sogni da ragazzo. Dimostrandosi fedelmente alle sue idee, pronto a tutto, ma senza aspettarsi nulla.