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LaLiga, Diakhaby si rifiuta di tenere lo striscione antirazzismo

Diakhaby si allontana dallo striscione della Federcalcio spagnola contro il razzismo dopo il casi Vinicius

Continua a far discutere il caso Vinicius in Spagna. Il giocatore del Real Madrid era stato oggetto di insultati razzisti nella partita contro il Valencia. Il brasiliano aveva denunciato il tutto scatenando la reazione anche della Federcalcio spagnola. Quest’ultima, per la giornata in corso di campionato, ha deciso di far posare i giocatori prima di una partita dietro uno striscione antirazzista. Prima di Maiorca-Valencia, Diakhaby però ha rifiutato di tenerlo.

 

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Diakhaby e il caso di razzismo: la ricostruzione

Tutto risale al 4 aprile 2022, quando il difensore del Valencia aveva accusato il giocatore del Cadice Juan Cala di insulti razzisti durante la partita. Il giocatore era uscito dal campo e il Valencia aveva denunciato, ma LaLiga non ha trovato prove di tutto ciò.

Juan Cala ha sempre negato e non contento ha rincarato la dose con un tweet dopo quanto accaduto a Vinicius: “Oggi Paulista [compagno dis quadra di Diakhaby che lo aveva accusato, ndr] e il suo amico [Diakhaby, ndr] non hanno lasciato il campo, vero? Oggi non ci sono dichiarazioni, nessun video, oggi i tifosi esemplari non escono colpevoli, giusto? Il tempo e solo il tempo mette ogni pagliaccio al suo posto”.

Racistas, fuera dal futbol: razzisti, fuori dal calcio. Così recita lo striscione. Ma per Diakhaby non è stato fatto abbastanza per il suo caso dalla Federazione, a differenza di quanto fatto per Vinicius.