Di Maria, lettera su sacrifici dei calciatori: “Cosa ne sanno gli altri?”
Spesso si tende a pensare sia solo un gioco, che non si sacrifichi nulla della propria vita privata. Angel Di Maria non è d'accordo con chi del "calcio non sa nulla" e dedica una lettera alla sua professione sui propri profili ufficiali.
"Cosa hai fatto lunedì? Sono andato ad allenarmi. Cosa hai fatto martedì? Sono andato ad allenarmi. Facciamo qualcosa durante il fine settimana? Non posso, devo giocare"-
L'esterno argentino con un lungo messaggio su Instagram ha tenuto a sottolineare quanto sia anche sacrificale la vita del calciatore e ha provato con una lunga lettera a spiegare quante privazioni comporta essere un professionista del calcio.
"Cosa ci dà la forza ogni anno per iniziare un nuovo campionato? La domenica ci piace dormire -è quello che ti dicono tutti – Gli amici ti dicono che "è meglio il calcio a cinque" e "non stiamo mai insieme" ti dice la tua ragazza. "Pensa a studiare" ti dicono i tuoi parenti"
Ha proseguito Di Maria: "Tu rifletti e sorridi. Cosa ne sanno loro di quello che il calcio significa per te? Cosa ne sanno loro della tensione e dei nervi tesi che non ti fanno dormire la notte prima della partita? Cosa ne sanno loro della partite che hai giocato infortunato? Cosa ne sanno loro di quello che provi quando fai gol e i tuoi compagni ti abbracciano disperatamente? Cosa ne sanno loro delle volte che hai corso per raggiungere l'autobus o degli ultimi cinque isolati a piedi per non arrivare tardi agli allenamenti? Cosa ne sanno loro dall'ansia quando l'allenatore sta dando la formazione? Cosa ne sanno loro di com'è la preparazione quando i tuoi amici sono in vacanza e si divertono?"
Parole forti ed emozionanti quelle del giocatore del PSG. Lettera significativa, e chissà che forse il suo messaggio non sia "arrivato" anche a chi del calcio non è mai importato nulla.
"Molte persone dicono che il calcio non abbia nulla a che fare con la vita. Non so quanto ne sappiamo della vita. Ma di calcio…non ne sanno niente!"