Di Francesco: “La gente vuole vedere gli atteggiamenti giusti”
L’ultima volta tra Roma e CSKA Mosca all’Olimpico finì 5 a 1, un risultato necessario all’epoca per cominciare bene un girone duro con Manchester City e Bayern Monaco. Una vittoria sarà necessaria anche domani invece per superare i russi, ora al vertice del gruppo, dopo l’inaspettata vittoria contro il Real Madrid. La Roma dovrà inoltre dimostrare di aver messo alle spalle la sconfitta subita in campionato: “Sabato l’approccio alla gara contro la Spal è stato ottimo. Nel secondo tempo abbiamo perso il filo logico della preparazione della gara. Ieri si sono allenati quelli che non hanno giocato. Ora serve ricostruire a livello mentale più che sulla partite” ha detto l’allenatore della Roma nella conferenza stampa di presentazione della partita di Champions League.
“Mi tormenta il fatto di ritrovare continuità – ha continuato Di Francesco – ci siamo ritrovati con un secondo tempo deludente. Per migliorare la squadra deve dare continuità a quello che fa soprattutto nei momenti di difficoltà. Contro la Spal abbiamo dimostrato di essere superiori. Alla prima occasione di difficoltà siamo andati sotto”.
Sul possibile undici di domani invece: “Penso di poter recuperare Kolarov, De Rossi e Schick, anche se l’allenamento di oggi mi darà la risposta definitiva. Schick ha avuto un piccolo problema di infiammazione muscolare, ma penso che sarà a disposizione”.
Dzeko? Non può essere felice dopo la sconfitta contro la Spal. Abbiamo la fortuna di giocare domani e ritornare a vincere. Per fare qualcosa di importante. Non c’è tempo per le chiacchiere. Lui deve essere uno dei nostri protagonisti. Dobbiamo essere bravi a trascinare il pubblico. Noi abbiamo bisogno di loro e noi dobbiamo trascinarli con gli atteggiamenti giusti”.
“4-2-3-1? Ritengo più opportuno continuare con questo modello di gioco, per sfruttare determinate caratteristiche dei giocatori. Se cambiano i giocatori, cambiano le caratteristiche non il modo di giocare. Anche se inserisco un attaccante al posto del trequartista rimangono sempre due giocatori sulle fasce. Dipende dagli atteggiamenti, non dai giocatori”.
“La Roma fa fatica a recuperare il risultato? È una caratteristica che dobbiamo migliorare. Serve la capacità di non perdere il filo conduttore. Bisogna cercare di far crescere la squadra: migliorare sia in personalità che in leadership. Quando si parla di fase difensiva si parla di tutti e undici i giocatori. Abbiamo dimostrato di avere delle carenze, io devo essere bravo a far uscire il meglio da loro. Alla mia squadra manca l’equilibrio che a volte ci ha fatto prendere dei gol in più. I numeri parlano chiaro: di gol ne abbiamo fatti, in difesa invece dobbiamo fare meglio”.
Sui giovani: “Quando non fai giocare Pellegrini e Kolarov gioca male arrivano le critiche, lo stesso se succede con kluivert, tutto si lega ad un discorso di risultati. Il fatto di aver messo tanti giovani in campo è il risultato di tanti infortuni. Coric entra sul 2-0 con l’obiettivo di dare qualità alla gara, per creare freschezza. Kluivert a Torino è stata una mossa indovinata, l’altro giorno invece no. La squadra va tutelata, questa è la Roma e dobbiamo essere bravi a valorizzare la squadra. Questo è quello che abbiamo in questo momento, la mia squadra deve essere forte a scivolarsi addosso queste cose. Ormai le carte d’identità lasciano il tempo che trovano. La gente vuole vedere gli atteggiamenti giusti e noi glieli dobbiamo far vedere. El Shaarawy? C’è sempre un ballottaggio con Kluivert. Lui non ha avuto grande continuità. Nella prima mezz’ora stava facendo un’ottima gara. Da lui ci aspettiamo il salto di qualità definitivo. Io chiedo molto lavoro agli esterni per questo è uscito con i crampi”.
“CSKA? È una squadra che ha più talento del Viktoria Plzen e meno fisicità. È una squadra giovane, ma con molta qualità. Quando si affronta una squadra bisogna sfruttare gli elementi negativi. Noi dobbiamo sfruttare al meglio i calci piazzati, ma sapendo che spesso si appiattiscono in difesa. Non sapremo realmente che squadra ci troveremo di fronte, lavoreremo sulle caratteristiche dei giocatori”.
“Ci sono giocatori che ti arrivano dopo 10 giorni di Nazionale, quando si va a preparare la gara lo si fa dalla settimana prima. Il giovane passa anche attraverso delle prestazioni meno buone. Noi siamo la Roma e qui siamo costretti a vincere. Chi non riesce a reggere questi atteggiamenti alla lunga è fuori. Io la possibilità la do a tutti, ad esempio a Fazio dal punto di vista della preparazione della gara non devo insegnare niente, è giovani devono prendere esempio da uno come lui”.
“Dobbiamo dimostrare sul campo di essere all’altezza. Se avessi pensato solo alla Champions avrei dovuto cambiare molti più giocatori. Gli obiettivi sono quelli di fare il meglio possibile e di arrivare in Champions League. Non possiamo continuare a fare gli errori che stiamo facendo”.
Insieme all’allenatore giallorosso è intervenuto anche Federico Fazio: “Dobbiamo pensare alla partita di domani, prepararla al meglio e vincerla perché è importantissimo. Vincere le prossime due partite è fondamentale. La cosa più importante è l’approccio alla gara”.
Insieme all’allenatore giallorosso è intervenuto anche Federico Fazio: “Dobbiamo pensare alla partita di domani, prepararla al meglio e vincerla perché è importantissimo. Vincere le prossime due partite è fondamentale. La cosa più importante è l’approccio alla gara”.
Tanti gol subiti? Noi siamo una squadra, non pensiamo solo alla difesa. Giochiamo insieme, non dobbiamo migliorare solo in difesa, ma anche in altri aspetti che sono fondamentali. Io guardo sempre avanti. Voglio essere sul campo e non essere qui a rispondere domande. Il cambio di modulo non è una scusante per i risultati, si parla sempre dopo queste partite. Contro la Spal abbiamo preso solo due tiri in porta e avuto più possesso, eppure abbiamo perso. Contro l’Empoli non abbiamo fatto una grande partita e invece abbiamo vinto”.
“Non dare lezioni, ma fare esempio: io come tutti quelli che hanno più esperienza cerchiamo di fare questo. L’assenza di Manolas non ha portato niente. Siamo in undici, tutti disponibili per giocare” ha concluso il giocatore argentino.