“Dele Alli verrà a Hollywood e sarà un attore”, parola di Mark Wahlberg. Ma non sarebbe il primo: storie di attori/calciatori
“Sei pronto Dele?”. Ciak, “si gioca!”. Perché il Dele in questione è Bamidele Jermaine Alli, più noto come Dele Alli. E non è un attore, ma un promettentissimo talento che gioca nel Tottenham. Vent’anni ma già una sicurezza in casa Spurs, tanto che il ragazzo ha appena rinnovato fino al 2022: il calcio come set per incantare e prendersi sì la scena… calcistica. Non ditelo, però, a Mark Wahlberg.
Il celebre attore di Holywood (The Fighter, The Departed, Transformers 4, Ted) è convinto che, una volta finita la carriera da calciatore, per Alli si spalancheranno le porte del cinema. “Penso che giocherà fino a 35 anni circa e poi verrà a Hollywood – ha ammesso dopo durante una visita agli Spurs – e noi ne faremo un eroe dei film d’azione. Comincerà con i film d’azione finché è giovane, poi gli faremo fare qualche film romantico o drammatico”.
Calciatori e cinema, un connubio non del tutto inesplorato ma con ancora del potenziale inespresso. E se David Beckham è l’icona calcistica per eccellenza più simile ad una star del grande schermo, col suo carico di mondanità e stile, c’è chi dal campo alla pellicola (termine ormai desueto, ma non all’epoca) ci è passato davvero. Stiamo parlando di qualcuno che semplice co-protagonista non lo è mai stato, ma ha sempre giocato da starring: Eric Cantona, che dopo il ritiro è diventato attore e produttore cinematografico, recitando al fianco anche di Monica Bellucci e Cate Blanchett e interpretando se stesso in Il mio amico Eric del 2009, film presentato anche al 62° festival di Cannes. E la voce “filmografia” di Cantona recita, addirittura, quasi 20 lungometraggi!
Non solo Eric però. Anche l’ex difensore del Leeds e del Chelsea Vinnie Jones ha intrapreso questa nuova carriera con buon successo, avendo recitato, tra gli altri, in X-Men: Conflitto finale, Snatch, Excape plan. E come dimenticare Pelé in Fuga per la vittoria? C’è chi invece alla cerimonia degli Oscar ci è finito davvero… E non poteva che essere Diego Armando Maradona. Nessuna statuetta per lui, ricordate però il discorso di Paolo Sorrentino sul palco per il trionfo de La grande bellezza? Già, il “Pibe de oro” è stato tra le sue fonti di ispirazione. Innumerevoli poi sono stati dei semplici camei per molti calciatori (da Shevchenko a Dida) in vari lungometraggi come Tifosi, Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo… me, L’allenatore nel pallone 2.
Ma quello che Wahlberg vede per Dele Alli è molto più di una fugace apparizione, bensì una vera e propria carriera. Con una piccola limitazione: “Non so se sia in grado di cantare, non faccio musical quindi non potrei indirizzarlo in quella direzione”. Eppure Dele potrebbe non averne bisogno, perché come ha ammesso, canta benissimo. Cosa? Beh, quel coro che gli dedicano a White Hart Lane e che durante la prima partita di Champions League giocata a Wembley hanno intonato per lui in 80.000: “We’ve got Alli, Dele Alli, I just don’t think you understand, he only cost five mill, he’s better than Ozil, we’ve got Dele Alli”. E sentirlo cantare da tutto Wembley, per sua stessa ammissione, gli ha fatto venire la pelle d’oca. “Una bella canzone. Se la canto? Sì, sotto la doccia!”. E se continua così, non sarà l’ultima che inventeranno per lui. In fondo per il cinema c’è tempo: Alli è e vuole essere protagonista in campo, ed è lì che vogliamo vederlo ancora a lungo. Calcio batte cinema 1-0. Perché, ammettiamolo: tra un sabato sera al cinema e uno allo stadio, voi cosa scegliereste?