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De Vrij: “Scudetto? Mi sono sentito sollevato. Sono cresciuto tanto”

Le dichiarazioni del difensore olandese sullo scudetto vinto e in vista dell’Europeo

Protagonista nella vittoria dello scudetto dell’Inter, per Stefan de Vrij è arrivato il momento di pensare all’Europeo da giocare con la maglia dell’Olanda. “Dobbiamo fare in modo di superare il girone. Nella fase a eliminazione diretta può succedere di tutto. Tutti possono battere tutti. Nel 2014 abbiamo perso per un pelo la finale del mondiale”. Così il difensore nerazzzurro al portale olandese Elfvoetbal.

 

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 “Sono cresciuto, ma non sono cambiato come persona”

Dal mondiale in Brasile con la maglia del Feyenoord, all’Europeo 2021 con la maglia nerazzurra: “Nel 2014 avevo solo esperienza in Eredivisie, niente a livello internazionale. Avevo solo qualche partita internazionale alle spalle, qualche gara nei preliminari di Champions League. Adesso ho molta più esperienza, sono molto più esperto. Questo cambia leggermente il mio ruolo. Il giocatore Stefan è cresciuto, ma io non sono cambiato come persona”.

 

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“Scudetto? Ho provato grande felicità”

Sullo scudetto vinto: “Finalmente. Ho provato grande felicità, mi sono sentito sollevato. Gioia. Un campionato in una competizione importante… bellissimo!”. All’Inter e alla Lazio ha giocato nella difesa a tre, ma il classe 1992 non ha preferenze sul modulo: “Nell’Inter abbiamo giocato con cinque difensori, ma questo non significa che speri di giocarci anche in nazionale. Ho fatto una buona stagione in quel ruolo all’Inter. Mi trovo bene. In passato abbiamo giocato anche con quattro difensori, potrei farlo senza nessun problema. Dipende dall’allenatore quello che decide”.

 

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Sul rapporto col connazionale de Ligt: “Proprio come con Ron Vlaar e Bruno Martins Indi ai Mondiali del 2014, anche Matthijs è un mio amico. C’è una buona intesa. Quando è venuto per la prima volta in nazionale (marzo 2017, ndr), ci siamo subito trovati bene insieme. Ci incontriamo anche in Italia. Viviamo vicini. Ho conosciuto la sua situazione due anni fa. Trovarsi per la prima volta in un altro Paese, senza famiglia e amici. Poi è bello avere un amico e un collega con cui incontrarsi. Anche i nostri amici vanno d’accordo tra di loro. Ci incontriamo spesso ma parliamo più di altro che di calcio “.