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Il bullismo a Madrid, il ‘fratello’ Alaba e il pianoforte: alla scoperta di Daniliuc

Da piccolo a scuola aveva sempre ottimi voti e diceva di voler diventare dottore. Oggi sa parlare cinque lingue, ha la passione per il pianoforte e in difesa è una roccia: tutto su Daniliuc

 

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Lo sponsor David Alaba

Nel 2015 però cambia aria grazie a un certo David Alaba, conosciuto dal padre e divenuto amico di famiglia: Daniliuc, sponsorizzato dalla star calcistica del suo Paese (oggi al Real, per l’appunto), firma con il Bayern Monaco. Altro palcoscenico prestigioso, altre difficoltà incontrate nel percorso: “Quando hai davanti a te difensori da 81 milioni di euro (riferimento a Lucas Hernandez, ndr), è praticamente impossibile avere spazio”, spiegò. E così, dopo altri cinque anni, tanti saluti. Il progetto per giovani promettenti come lui lo trova a Nizza: Daniliuc vola in Costa Azzurra nell’estate del 2020, dove riesce a farsi vedere e a farsi notare in prima squadra (55 partite in due anni).

Caratteristiche

Daniliuc è il prototipo del difensore moderno. Alto, robusto, buona lettura di gioco e ottima tecnica in entrambi i piedi. Il suo primo ruolo infatti era stato quello di trequartista e da bambino aveva stregato gli scout proprio da ‘numero dieci’. Poi, al Bayern Monaco, ebbero l’intuizione di scalarlo in difesa, ruolo che oggi interpreta con ottimi risultati. L’altra grande caratteristica di Daniliuc è la duttilità: a Nizza ha giocato come terzino sinistro, terzino destro, centrale di sinistra e centrale di destra. Dove lo metti, sta. 

 

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La scuola, il pianoforte e il sogno di diventare dottore

Oggi nel futuro di Daniliuc c’è il calcio, ma anni fa sembrava potesse esserci altro. Da bambino prima e da ragazzo poi, Daniliuc a scuola ha sempre sorpreso per intelligenza, serietà, applicazione e capacità di assorbire i concetti (cosa che oggi si riflette con gli ordini dei suoi allenatori). Il cervello di Daniliuc è una spugna, perché sin da piccolissimo si è trovato a parlare due lingue in casa, rumeno e tedesco (oggi è in grado di parlarne cinque), e a sapersi adattare lontano dalla famiglia, plasmandosi in base al contesto in cui si trova.

Queste qualità mentali gli hanno permesso anche di coltivare passioni. Il calcio è l’ultima: prima c’era quella per diventare dottore, “il sogno da piccolo”. E poi il pianoforte, “uno strumento che mi è sempre piaciuto pur senza aver mai avuto il tempo di prendere lezioni ufficiali”. Stava su YouTube, osservava, provava e riprovava: fino a imparare, in poco tempo. Daniliuc è così: un ragazzo con le valigie sempre pronte, lo zaino sempre in spalla e la costante ricerca di cose nuove da imparare e con cui arricchirsi. Con uno come lui, Nicola avrà compito facile.