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Dall’Italia a Sunderland… in bici! La pazza impresa di un tifoso: “Aprirono lo stadio solo per me”

Un viaggio, un obiettivo. La Premier League a fare da sfondo. Italia – Sunderland, che legame. Solidissimo. Per i tanti giocatori italiani accolti nell’ultimo decennio e per quel Di Canio ex allenatore mai dimenticato, sì. Ma non solo.

Un feeling inscindibile il cui apice è stato raggiunto nell’estate 2015. E non per una prodezza in campo. Tutt’altro. 2018 km percorsi in bicicletta dal Lago d’Iseo fino a Sunderland, nord Inghilterra, rendono l’idea? Ah, dimenticavamo… 92 pinte di birra bevute in tre settimane di viaggio. Tenere il conto non dev’esser stato semplice. “Per festeggiare i 25 anni da tifoso dei Black Cats ho deciso di fare una pazzia: partire dal Lago d’Iseo ed arrivare a Sunderland… in bici! All’arrivo fu incredibile vedere tantissimi tifosi ad attendermi assieme al mio ex giocatore preferito del Sunderland: Kevin Ball! Infine, per completare il viaggio, aprirono lo stadio solo per me e feci gli ultimi metri in sella attorno al campo”.

La rivelazione di Enrico Milani, il protagonista di tutto ciò. Dall’esser considerato “pazzo” a idolo, che storia. Personal trainer di Paratico (BS) con una grande passione per il Sunderland. Tifosissimo. Un amore verso i colori biancorossi nato quasi casualmente osservando anni fa un loro match su TeleCapodistria. Scoccò la scintilla. “Mi innamorai subito di quelle divise biancorosse e di quei tifosi incredibili”. E le italiane? “Solo Sunderland!”.

Un attaccamento così viscerale da spingerlo a realizzare una simile impresa, documentata giorno per giorno sulla pagina Facebook ‘Road to Stadium of Light’ e coronata con una premiazione al centro dello Stadio di casa. 49’000 persone in piedi ad applaudirlo. Brividi. Rendendo poi tutto più speciale grazie alla raccolta fondi – una delle tante realizzate in questi anni da Enrico ed il suo Fan club ufficiale ‘Black Cats of Italy’ (“Mettete mi piace su Facebook!”, si raccomanda Enrico) – per Nina, bambina di Roma affetta da una grave malattia genetica.

“Durante i primi viaggi a Sunderland mi dicevano ‘sei pazzo a far un viaggio così per noi’: sai, raggiungere il nord dell’Inghilterra ai tempi era difficile e costoso”. Ora che invece grazie al suo viaggio è stato addirittura eletto tifoso dell’anno della scorsa stagione la distanza non è più un problema. Sì, avete capito bene: un italiano eletto tifoso dell’anno del Sunderland. Con tanto di bici ritirata ed esposta a mo’ di reliquia al ‘SAFC Museum’, museo dei tifosi dei Black Cats.

Nodo alla gola nel ricordare un momento così speciale. “Un’emozione unica, fu pazzesco quando proiettarono il film del mio viaggio. Ho però ancora un ultimo grande sogno: diventare il preparatore atletico del Sunderland. Chiaramente li porterei in Champions”, afferma Enrico col sorriso sulle labbra. Ma per chi è riuscito a pedalare per oltre 2000 km dall’Italia al nord dell’Inghilterra niente è impossibile. E dopotutto, l’aver reso la distanza da Sunderland all’Italia quasi impercettibile non è di certo un’impresa da tutti. Tra passione ed un briciolo di sana pazzia: l’obiettivo di Enrico Milani può dirsi raggiunto.