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Dalla letterina di sua figlia Melissa alla piazza che gli dedicherebbe Stroppa: è Capitan Agnelli il simbolo della (quasi) promozione del Foggia

L’omaggio è un cori di voci . E un battimano ritmato. Arriva dalla Curva Sud. E mentre migliaia di persone acclamano “il capitano”, Cristian Agnelli è nel cerchio di centrocampo. Corre, prova ad accorciare, osserva concentrato lo svolgimento dell’azione. Non ci si può distrarre, il vantaggio sulla Reggina è minimo. Ma Agnelli ha sentito quel coro, avverte che il momento è speciale, quasi solenne. Si volta e applaude, ricambia l’omaggio.

Il sabato rossonero più bello degli ultimi tempi ha fatto felice questo ragazzo trentaduenne. Alla fine della partita, l’aritmetica non ha ancora certificato il ritorno in B dopo 19 anni. Ma Agnelli sa di aver ricevuto una sorta di investitura ufficiale. Arriva dalla gente, la sua gente. E’ l’anno che, calcisticamente, riscriverà la storia recente di questa piazza. E se un cittadino di questo posto ha contribuito in maniera decisiva a costruire il lieto fine, tutto assume i contorni di un qualcosa di veramente importante. Del quale, in futuro, e per tanto tempo si parlerà.

“Ha portato dentro lo spogliatoio la foggianità, ha fatto capire a tutti quanto poteva essere importante giocare con questa maglia. Ha trasmesso dei valori a tutto il gruppo. Prima, si scherzava col sindaco di Foggia, dicevamo che meriterebbe l’intitolazione di una via, di una piazza, dovrebbero fargli una statua”. Giovanni Stroppa è uno che non parla tanto dei singoli, quasi mai. Lo fa per Cristian Agnelli, ora che si intravede l’epilogo di un percorso niente affatto agevole, complicato e pieno di pericoli. E’ un leader, e lo è stato anche nei momenti in cui piovevano fischi e vinceva la diffidenza. Ci metteva la faccia nelle contestazioni, si fa sentire in campo se vede cali di tensione. E se è in panca, ha incitamento e borracce d’acqua per i suoi compagni. Quando le cose non andavano bene, predicava calma, equilibrio e aiuto dalla città. E’ di Foggia. Sa che se la gente da queste parti s’infiamma, partecipa, la spinta verso l’obiettivo è più forte. Cristian è il papà di Melissa. La sua letterina a Babbo Natale nel video augurale dello scorso dicembre pubblicato dal sito ufficiale del club, commosse tutti. Chiedeva a Santa Claus entusiasmo e positività per la città, un aiuto per la squadra del suo papà.

“il posto più bello del mondo”, gli faceva tremare le gambe. Ora quello stadio gli ha regalato il sabato che non si dimentica. Con un coro e un battimani, alle porte del sogno. Babbo Natale, dopo qualche mese, ha esaudito in pieno il desiderio di Melissa.

Cristian Agnelli è di Foggia. Cristian Agnelli è un capitano felice.

A cura di Antonio Di Donna

Foto a cura di Carla Bianco