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Dalla Finlandia ad Avellino, sempre insieme: Ciofani-Dionisi, la coppia a distanza del Frosinone che torna a vedere la A

3255 chilometri. La distanza che separa Turku da Avellino, da un letto dell’ospedale NEO all’erba del Partenio. Da una parte c’è Daniél Ciofani, operato in giornata dopo la distrazione di terzo grado al bicipite femorale della coscia destra subito contro il Venezia, dall’altra c’è il Frosinone. “Spero che i compagni mi facciano un regalo”, aveva detto l’attaccante di Cerchio. Una letterina di Natale fuori stagione, dalla terra di Santa Claus. Desiderio esaudito, percorso inverso. A portarglielo non poteva che essere il suo gemello: Federico Dionisi.

Intervento riuscito…e come avete detto in tanti “tornerò più forte di prima”….sinceramente mi accontenterei di tornare uguale a prima!!! I Ringraziamenti vanno al prof Orava e al presidente Stirpe per tutto. Un grazie speciale ad Alberto Zovini e a papà Tonino per avermi accompagnato. Forza Leoni #Frosinonecalcio #Calcio #serie B #danielciofani #Orava
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Un suo gol a quattro minuti dalla fine sblocca una gara che sembrava stregata e scaccia una maledizione: il Frosinone non segnava in trasferta dal 27 febbraio, pareggio 2-2 contro la Cremonese. Quella volta aveva segnato proprio Danièl. Cinquanta giorni dopo i ciociari tornano a muovere il tabellino e scelgono il momento migliore per farlo. “Avanti Leoni”, aveva scritto Ciofani dal suo letto. Messaggio recepito da Federico Dionisi, leonino per tutto il secondo tempo, simbolo tecnico e morale di un gruppo scalfito ma non piegato da un periodo complesso. Nei secondi 45 minuti, lotta, corre, si azzuffa, sbuffa e calcia in porta. Pare essere ovunque, sembra che abbia due maglie addosso: la sua 18 e la 9 dell’amico infortunato. Hanno giocato insieme 133 volte e fatto la storia del Frosinone. Ad Avellino, idealmente, scendono in campo insieme per la partita numero 134.

“Danièl era con noi, ci siamo sentiti in giornata per il reciproco in bocca al lupo. Lui è un nostro pilastro e sapeva benissimo quanto questa partita fosse importante. Per noi, come per lui”, risponde Moreno Longo in conferenza stampa. Inseguire la A con una gamba alta in Finlandia o inseguirla senza mai toglierla in Irpinia. Stessa cosa. Uno davanti alla televisione, urlando sui social la propria voglia di esserci, i suoi compagni al Partenio a dare battaglia sotto la pioggia. E a recuperare nel finale, complice il pareggio del Palermo a Cittadella, un secondo posto che significa promozione. Lo firma Dionisi, arrivato all’ottavo gol di una stagione sofferta, in cui ha perso mamma Nadia a ottobre e, solo sportivamente, il compagno con cui ha scritto le pagine più belle del club ciociaro.

@federicodionisi87
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Ma lo firma anche Luca Paganini, icona della rinascita frusinate. È stato fuori quasi due anni per infortunio. Due crociati rotti di fila, ginocchia diverse, una sfiga terribile. Aveva iniziato questa stagione segnando contro la Pro Vercelli. Sembrava l’uscita dal tunnel, ma era solo un abbaglio. L’8 settembre il nuovo crack, una nuova risalita da affrontare. Strada più dura, gioia più grande. Il suo gol al 90’ sigilla la vittoria e sancisce la fine dei tormenti. Lo festeggia andando ad abbracciare i suoi tifosi di sempre, anche oggi venuti in massa in trasferta. Si prende un giallo, ma non importa. L’unico giallo che gli interessa è quello che ha tatuato addosso.

È lo stesso di Daniél e di Federico, la coppia a distanza che non tradisce. Giallo, come questo finale thrilling. Sei giornate che diranno la verità. Il Frosinone è padrone del proprio destino e Longo ha in mano tutti gli indizi per risolvere il caso. L’anno scorso il finale fu uno psicodramma: il 29 maggio il Matusa chiuse con la sconfitta contro il Carpi in 9. Una botta che la gente di Frosinone fatica ancora a dimenticare. Per farlo c’è un modo solo. Non si torna sul luogo del delitto. Il Matusa ha chiuso, lo Stirpe è lo stargate dei sogni. A iniziare da lunedì, sfida stellare all’Empoli. Poi arriverà anche il Carpi, all’inizio di maggio. Fantasmi o leoni. Quel giorno Ciofani e Dionisi saranno distanti pochi metri. Per farsi forza e per cancellare quella pagina. A scriverne una nuova, hanno iniziato a 3255 chilometri di distanza.