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Dalla cura Mazzarri al ritorno al gol di Belotti: il Torino sta imparando a volare

57. Erano 57 i giorni senza gol di Andrea Belotti. Una marea di tempo, per un giocatore come lui, che vive per segnare. Era da Torino-Napoli 1-3 che il ‘Gallo’ non alzava la cresta per esultare. Era ancora il 2017. Era ancora il Torino di Sinisa Mihajlovic.

Da quel 16 dicembre sono cambiate diverse cose. Per il Torino il cambio più importante è avvenuto in panchina. Il 3 gennaio, dopo la sconfitta contro la Juventus nei quarti di Coppa Italia, Cairo decide di esonerare il focoso Mihajlovic, forse vittima del proprio agonismo. Al suo posto arriva Walter Mazzarri. La mossa vincente per svoltare una stagione che si stava già avviando verso un preoccupante anonimato. L’ex tecnico di Napoli e Inter, lontano dai nostri campi da ormai 3 anni, e senza squadra dal maggio scorso, ha rivoluzionato tutto, senza stravolgere niente. Ha mantenuto il modulo del proprio predecessore, quel 4-3-3 che valorizza al meglio gli uomini a disposizione. Ha però portato a Torino un elemento decisivo per far bene, qualcosa che è mancato nell’anno e mezzo di gestione Mihajlovic: la serenità, che accompagnata ad un’idea di gioco propositivo può dare risultati entusiasmanti. E quelli del Torino targato Mazzarri sono sotto gli occhi di tutti.

5 partite, 2 pareggi e 3 vittorie. L’ultima proprio nella giornata di oggi, in cui il Gallo è tornato a dettar legge in area di rigore. Di fronte, l’Udinese, in una partita tra due squadre in un ottimo momento di forma. Nelle ultime 3 sfide contro i bianconeri, Belotti ha segnato 2 gol. Una vittima speciale per lui. Come dimostra al minuto 66: recupera palla a centrocampo e parte in contropiede, salta Nuytinck con un numero, resiste alla carica di un altro difensore, e una volta in area fa partite un diagonale imprendibile per Bizzarri. Un grande gol, per lasciarsi alle spalle l‘infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dal campo fino a due settimane fa. Un gol alla Belotti, che fa impazzire il pubblico granata.

“Puntiamo all’Europa League”, afferma senza mezzi termini il centravanti dopo il finale di partita. Un obiettivo ambizioso, ma non impossibile per il Torino formato Mazzarri. Capace di soffrire senza crollare, e di proporre un bel gioco senza specchiarsi troppo. Ora il calendario propone la sfida contro la Juventus. Una partita ricca di spunti. Mazzarri ha l’occasione di sfatare un vero e proprio tabù, dato che i granata hanno vinto solo una delle ultime 5 stracittadine. Inoltre, si trova di fronte l’ultima squadra che ha affrontato(e battuto) il Torino di Mihajlovic. Era ancora il 2017. Era tutta un’altra storia. Ora il Toro ha la possibilità di pensare in grande. E con un Gallo finalmente tornato al gol, perché non provare a volare?


a cura di Federico Rana