Dal West Ham al Lille, il tackle di Noble e le invasioni di campo: storie di tifosi furiosi
“Capiamo la loro frustrazione ma continuiamo a perdere le partite e in realtà abbiamo bisogno di loro”. Parole sagge, eppure in campo oggi Mark Noble così equilibrato non lo è stato. Oggi pomeriggio il suo West Ham ha perso (ancora) contro il Burnley. Un 3-0 rimediato in casa che lascia gli Hammers in 16esima posizione di classifica. I tifosi non ci stanno più: rabbia, frustrazione e contestazione. Clima teso in questa parte di Londra, che ultimamente convive con l’incubo retrocessione, e insofferenza sfociata in un’invasione di campo da parte di alcuni fan. Una corsa in campo, come al solito, e poi… il tackle di Noble. Già, proprio il capitano che appena ha visto il tifoso correre in sua direzione non ci ha pensato due volte e l’ha atterrato, bloccandolo prima degli steward. Nel mirino della contestazione anche (e soprattutto) la dirigenza del West Ham, che ha dovuto abbandonare il box dal quale assistevano alla gara anzitempo per questioni di sicurezza.
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Non solo, dopo l’episodio dell’invasione di campo di oggi il club rischia anche una sanzione dalla Football Association. Come se la situazione di classifica non fosse già motivo di preoccupazione. “Non voglio dire che mi sento in pericolo ma non si sa mai in questo mondo. Sono io il primo tifoso del West Ham ed ho sempre protetto questo club, come proteggo me stesso. Oggi era chiaro che i tifosi ne avessero abbastanza. Volevano mostrare il loro disappunto – ha spiegato a fine gara lo stesso Noble – sanno come farci capire il loro stato d’animo. L’atmosfera però era orribile. Sappiamo che non c’era niente contro i giocatori ma bisogna essere abbastanza uomini per fronteggiare un clima così. Loro sono persone vere, oneste, passionali. Spero che oggi abbiano tirato fuori tutto ciò che per loro era motivo di malumore, perché adesso l’unica cosa che conta è riuscire a restare in Premier League. Nel calcio, vincere le partite è l’unica cosa che conta ma una squadra come il West Ham e qualsiasi altra squadra che non sia il Manchester City ne perderà di gare. E’ difficile per noi ed ogni gol che prendiamo torniamo ad essere presi di mira. E qui ci sono diversi giocatori che non si sono mai trovati a giocare in un’atmosfera simile”.
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Dal West Ham al Lille. Dal club di Premier a quello di Ligue1 la situazione non cambia. Penultima in campionato, la squadra di Galtier non naviga in acque tranquille. Anzi. Al termine della sfida di questa sera contro il Montpellier, terminata sull’1-1 subìto in rimonta, i tifosi in massa hanno invaso il campo. Giocatori presi di mira e la sicurezza ha dovuto subito intervenire per scortare di corsa la squadra negli spogliatoi. Momenti concitati e di caos al Pierre Mauroy. Malcontento diffuso, situazioni di crisi. Dal West Ham al Lille, la contestazione corre sul… campo.