Dal Tottenham di Daniel Levy al Chelsea di Marina Granovskaia. Il mercato inglese raccontato da Federico Pastorello: “Qui poche parole e tanti fatti”
Poche
parole ma tanti fatti. Sì, il mercato in Inghilterra funziona più o meno così.
Ogni squadra ha il proprio dirigente di riferimento che, però, lavora dietro le
quinte e davanti alle telecamenre ci sta molto poco: “Un po’ come accade dopo
le partite, quando si spengono i riflettori e non c’è la tradizione della
polemica”. A raccontarlo in esclusiva a Tuttosport è il noto procuratore Federico
Pastorello. Ma quali sono i punti di riferimento di ciascun club? “Cominciamo
dal City. Lì c’è un fedelissimo di Guardiola: Aitor “Txiki”
Begiristain e lavorare con lui è particolarmente semplice. Ha le idee chiare e
perdi poco tempo: o è sì, o è no. Dall’altra parte di Manchester, allo United,
c’è un’area scout mentre le trattative sono demandate a Ed Woodward: lui porta
avanti le trattative con gli agenti, in stretta collaborazione con il tecnico.
All’Arsenal comanda in tutto e per tutto Arsene Wenger, l’unico manager
“all’inglese”: decide chi parte o chi resta è ha anche l’ultima parola sulle
trattativa. Il Liverpool è simile al City con una “triade” alla guida: il ceo,
che è il nostro dg; il director football che è il ds e allenatore. Un gruppo molto
competente, il loro”. Difficile trattare con qualcuno, in modo particolare con
il Tottenham, dove: “Domina la figura del presidente, Daniel Levy, che è un
accentratore alla Lotito con i conseguenti pregi e difficoltà. Pochettino ha
molta voce in capitolo perché il presidente si occupa soprattutto degli aspetti
economici. E’ un caso anomalo, un presidente molto presente”. Infine il Chelsea
del povero Antonio Conte, che deve vedersela con Marina Granovskaia, vero e
proprio sergente di ferro nonché braccio destro di Roman Abramovich: “E’ una
donna molto piacevole nei rapporti di lavoro e molto intelligente, sa di non
essere esperta tecnicamente e infatti non entra mai in questi aspetti. Si
occupa solo di quelli finanziari e lì è davvero inflessibile. E’ molto in
gamba: tosta e gode della assoluta fiducia di Abramovich a cui, del resto, è
fedelissima”. Il resto dell’intervista si puà trovare sull’edizione stamani in
edicola di Tuttosport