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Dal passato ai programmi per il futuro, passando per mercato e voci sulla cessione del Genoa: parla Preziosi

Un appuntamento per chiarirsi e ripartire, per capire il perché dei tanti problemi delle ultime stagioni, a cominciare dalla mancata partecipazione all’Europa League dello scorso anno (a causa dell’assenza della licenza Uefa), e per conoscere i programmi di un futuro che tutti sperano possa essere più tranquillo. È quello richiesto dai gruppi Ultrà della Gradinata Nord, a poche settimane dalla conclusione del campionato, al presidente Enrico Preziosi.

Un incontro aperto a tutti i genoani, Ultras e non, alla stampa, per confrontarsi e poi dare poi il via al meglio alla nuova nuova stagione ormai alle porte. Invito al quale il numero uno rossoblù ha risposto presente, arrivando puntuale all’appuntamento fissato alle ore 20.30 ai Magazzini del Cotone di Genova.

“Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi ma soprattutto chi mi ha dato la possibilità di questo incontro, perché è tanto importante per voi come per me per avere chiarezza viste le tante cose successe in questi anni. Nel 2003 questa società era pronta al fallimento, la famiglia Preziosi l’ha acquistata spendendo 700.000 euro e accollandosi anche 25 milioni di debito. Poi ci sono stati tanti accadimenti, sacrifici – le parole di Preziosi ripercorrendo le tappe che hanno portato ad oggi – che sono diventati una storia lunga quattordici anni. Oggi noi stiamo intraprendendo un percorso virtuoso che dobbiamo continuare, abbiamo messo in atto un ridimensionamento doveroso che ci ha portato a ridurre a nulla il debito con l’estero, che ci eviterà in futuro la figura fatta due anni fa. – il riferimento è alla mancata licenza UEFA – E per questo vi chiedo scusa, perché so che ho pagato e c’è stata una corsa nella quale non siamo riusciti ad arrivare in tempo. Il Genoa ora sta bene, voli pindarici non possiamo permetterceli, lavoriamo per fare bene, anche per affidare un domani il Genoa in buone mani, a qualcuno di serio che voglia vivere un sogno. Il Genoa che deve stare in sicurezza viene prima di tutto, non vuol dire che domani venderò Pavoletti, ma se servirà una cessione per garantire il futuro del Genoa la faremo. La mia famiglia sa benissimo lo sforzo che abbiamo fatto e che dovremo continuare a fare, per darvi là dignità che meritate”.

“Se restano Perin e Pavoletti? Non si tratta di vendere, ma di come si può rimpiazzare un giocatore che va via e non è mai semplice farlo – ha affermato Preziosi in merito al mercato in uscita del Genoa -. Che sia Perini, Pavoletti, Rincon o Izzo. Rincon? L’abbiamo tolto dal mercato, ora bisognerà spiegargli che essendo fuori dal mercato non è che con questo ora debba prendere chissà quali cifre. Chi più difficile da sostituire tra Perin e Pavoletti? Sicuramente Pavoletti”.

Spazio poi a qualche considerazione sul mercato in entrata: “Parlare solo di cessioni, ma ad oggi sono solo De Maio e Capel ad essere partiti. Vi dimenticate che abbiamo acquistato Gentiletti, Simeone del quale ne sentirete parlare, me lo sono studiato notte e giorno, è un giocatore fortissimo. Stiamo cercando di riportare a casa Edenilson, domani dovremo saperlo, l’opera di rafforzamento quindi è anche in atto e poi i colpi non sono mai esclusi fino all’ultimo giorno”. Tra i volti nuovi del Genoa, impossibile non parlare di Ivan Juric: “L’ho riportato qui, l’ho trattato da allenatore e lui lo sa, mi aspetto rispetti l’80 % del suo contratto quindi che resti con noi due anni. Galliani? Ma figuriamoci se dopo trent’anni al Milan viene a fare il mio braccio destro o sinistro, e io mi amputo. Cosa fa più di me Galliani, tra l’altro in questo momento non è che ci baciamo, abbiamo fatto pace ma immaginare che venga qui non esiste”. Chiusura sulle voci riguardo la possibile cessione della società: “Di contatti come quello col Qatar ce ne sono stati almeno una ventina, che non hanno portato a niente, non credo che ci sia serietà. Io non permetterò a nessuno che si possa appropriare del Genoa senza garanzie e trasparenza, e ogni volta che la chiedo diventano trasparenti loro. Si parla di un contatto col Qatar – ha concluso Preziosi – è vero c’è stato, ma sono spariti anche loro”.