Dal dance al pop, italiano e straniero, vecchio e nuovo: le celebration song scelte dalle squadre di Serie A
Un momento magico: la palla che entra in rete, il boato dei propri tifosi, il silenzio di quelli avversari. Gli attimi dopo il gol regalano suoni inconfondibili, che segnano il passaggio dalla tensione alla gioia. E ci sono squadre che, per renderli ancora più speciali, hanno deciso di metterci una… colonna sonora.
C’è chi la chiama celebration song, quella canzone che viene sparata dagli altoparlanti subito dopo una rete segnata dai giocatori di casa. E’ un campo in cui ogni società di calcio si muove liberamente: in Serie A, si può osservare uno spaccato dei gusti più variegati. Canzoni nuove e vecchie di vent’anni, dance e pop, rock e indie. Di tutto e di più.
Per non sbagliare, la Fiorentina ha deciso di farla scegliere ai propri tifosi. Dal 22 novembre al 3 dicembre, i tifosi viola hanno avuto l’opportunità di votare la canzone da usare per festeggiare i gol appena realizzati al Franchi. Le canzoni in lizza possono dividersi in due filoni: quelle che popolano le discoteche, dove c’erano successi di Gigi D’Agostino, Calvin Harris e Major Lazer, e un pop che possiamo definire con giusto motivo vintage. Narcotic dei Liquido (la classica canzone da clip YouTube, 1999), The Kids aren’t alright degli Offspring (celebre la chitarra del ritornello, 1999) e Song 2 dei Blur (1997) erano le tre rappresentanti di quest’altro genere. Ed è stata proprio quest’ultima a spuntarla: un concentrato di carica racchiuso in poco più di due minuti.
Prima della Fiorentina, Song 2 è stata scelta anche da Cagliari e Palermo per lo stesso proposito. Andando ancora più indietro, in molti la ricorderanno come parte della soundtrack di un noto videogioco di calcio di inizio anni 2000.
Aria di cambiamento a Milano, sponda rossonera. Da quest’anno, a fare da sottofondo alle esultanze dei giocatori del Milan non c’è più la tastiera dei Van Halen con la loro Jump (1984), che cede il passo a Rock this party di Bob Sinclar, successo del 2006. Sempre fedele a Ligabue, che ne è un grandissimo tifoso, l’Inter: gli “oooh” di Urlando contro il cielo (1991) sono ancora la colonna sonora per le reti di Icardi & co. Il singolo, che lo stesso artista ha voluto onorare nel 25° anniversario nelle due serate evento di Monza, è ormai da anni di casa a San Siro, un vero esempio di longevità in questo contesto.
Chi da anni, allo stesso modo, non cambia, è la Juventus. Le prime note di Chelsea Dagger dei britannici Fratellis, gioiello dell’indie rockettaro del 2006, accompagnano le prodezze dei bianconeri fin dall’inizio dell’era Conte e quindi dello Stadium. Meglio il rock italiano, invece, per l’Empoli, che si affida all’immortale Vasco Rossi e ad uno dei suoi più grandi successi, Rewind (anno 1998), per i gol in casa.
Di tutt’altro taglio, la Sampdoria, che sceglie il lato nostrano più internazionale e recente. La musica latineggiante è opera di Gabry Ponte, che fa ballare i giovani da almeno due generazioni (indimenticabile con gli Eiffel 65), mentre la voce la mettono Pitbull e la bella Sophia del Carmen, entrambi statunitensi ma con origini messicane il primo e costaricane e guatemalteche la cantante. Il singolo è Beat on my drum, uscito nel 2012. Insomma, esultare è bene, ma con la musica è meglio.