Dai consigli di nonna Francina al… ‘Nuovo Seedorf’: ecco Wijnaldum, il talento che tanto piace alla Roma
Prima le lunghe treccine, poi la rasatura tattica. Olandese di origini africane. Centrocampista dal gol facile. Altri indizi? No, no, basta così. “Seedorf!”, avranno pensato in molti. E invece no, ma proprio per questo è definito in patria come ‘Nuovo Seedorf’: ecco Georgino Wijnaldum, il talento olandese che tanto piace alla Roma per il dopo Pjanic. Diverso nell’interpretazione del ruolo rispetto al serbo ma di talento ce n’è, eccome.
Duttile, poi. Offensivo, più portato al dribbling ed al ruolo di trequartista rispetto al ‘Pianista’, ma meno abile nei calci piazzati. E col vizio del gol: 56 in 152 presenze col PSV e 11 in 38 apparizione col Newcastle nella stagione passata, seppur retrocesso. Talentuoso sì, se segna tanto meglio. E pensare che il calcio non sembrava proprio affar suo, anzi… Lui voleva diventare un ginnasta o un acrobata! Ma a quel punto intervenne nonna Francina, che di vedere il suo ‘Gini’ alle prese con pericolosi esercizi proprio non ne voleva sapere: “Sono troppo pericolosi quegli sport”, ripeteva praticamente ogni giorno. Un’infanzia non turbolenta ma senza troppa stabilità, dove per il periodo prima del divorzio dei genitori adottò il cognome del patrigno ghanese diventando ‘Georgino Boateng’, rinnegato in seguito: “Non sono mai stato ghanese, ho origini esclusivamente surinamesi!”.
E “Per fortuna che c’è la nonna…”, sì, è proprio il caso di dirlo per Wijnaldum perchè nonna Francina fu davvero fondamentale, al di là del calcio: dopo che i genitori divorziarono quando aveva 6 anni, la madre si trasferì ad Amsterdam ma lui preferì restare a Rotterdam e trasferirsi a casa della nonna, che ad 84 anni lo segue tutt’ora: “Mia nonna mi guarda in ogni parte del mondo”, ha rivelato di recente proprio l’olandese. Ci pensò infine lo zio a fargli cambiare totalmente idea sul calcio, portandolo ad un Open Day dello Sparta Rotterdam dove pian piano sbocciò l’amore. E fu un affare: divenne un predestinato. Dallo Sparta Rotterdam passò ai rivali del Feyenoord, dove divenne il più giovane esordiente della storia della società a 16 anni e 148 giorni contro il Groningen con Koeman in panchina. Poi il PSV insieme a Depay ed infine il Newcastle.
Perno anche degli ‘Oranje’: addirittura in Nazionale segnò all’esordio contro San Marino nel 2011. Ma a casa Wijnaldum il calcio è affare di famiglia: anche il fratellino più piccolo, Giliano, è un calciatore professionista tutt’ora al Bochum; mentre il fratellastro, Rajiu Van la Parra, gioca nell’Herenveen. E chissà che presto il ‘Nuovo Seedorf’ possa sbarcare proprio a Roma: trattare col Newcastle non sembra semplice, ma mai dire mai. Eppure, nel caso, il compito più difficile spetterà proprio a ‘Gini’: sostituire Pjanic nel cuore dei giallorossi non sarà affatto un gioco da ragazzi.
A cura di Alberto Trovamala