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Da portiere del Barcellona ai Latin Grammy: la seconda vita di José Pinto

L’estro e l’eccentricità che aveva tra i pali è riuscita a trasferirla nella musica. Con quell’intuito innaturale che aveva per parare i rigori, così adesso scova talenti. Incredibile, ma vero. Al punto tale che facendo delle ricerche su José Pinto, ben presto arrivano risultati direttamente dall’archivio di Spotify. Lo spagnolo, storico secondo di Victor Valdes nel Barcellona, dove ha giocato per sei stagioni, a fine settembre ha anche raggiunto un importante traguardo come produttore discografico.

Amame como soy di Niña Pastori ha ricevuto, infatti, una nomination ai Latin Grammy come miglior album di flamenco. Entusiasmo per Pinto, che attraverso i suoi profili social ha espresso tutta la propria gioia ringraziando tutti per aver creduto in lui. Una seconda vita che, come la prima, non smette di regalargli grandi soddisfazioni.