Da Parma a Cittanova: otto mesi dopo, il Bari va di nuovo ko
Era iniziata con uno striscione lungo 30 metri, esposto all’esterno dello stadio Morreale-Proto. Un messaggio semplice quanto gradito: “Benvenuti”. Quando arriva la prima della classe, una fuoriserie per la categoria, ci si mette il vestito della grande festa. E la festa, a volte, la si fa anche. Storia di Cittanovese-Bari 3-2: Davide contro Golia, il piccolo paese che batte il blasone e i record. Comunque la si metta, in questo angolo di Calabria, con 10mila abitanti alle pendici dell’Aspromonte, si è scritta la storia.
Merito di Guido Ezequiel Abayan, Antonio Crucitti e Benito Cataldi. Un 30enne arrivato dalla Serie C argentina, il capitano che dopo l’esperienza a Picerno aveva scelto la Calabria per ripartire e un 20enne di belle speranze arrivato in prestito dal Chievo Verona. Sono loro le firme sui gol che hanno rimontato il provvisorio vantaggio pugliese con Langella (deviazione di Alfano) e reso vano il 2-3 di Nannini.
A ispirarli, uno scatenato Francesco Napolitano. Numero 11 della Cittanovese sulle spalle, voto 8 in pagella: due gol su tre sono figli di suoi assist e dei suoi dribbling. C’è la sua firma maiuscola in una giornata storica per la comunità di Cittanova, più piccola di un quartiere di Bari. Avviata con l’accoglienza dei circa 200 tifosi arrivati dalla Puglia, pranzi a base di brace e vino locale all’esterno del stadio, la presenza delle istituzioni e dei giovanissimi delle scuole calcio locali ad accogliere l’ingresso in campo delle squadre. “Servirà la partita perfetta” aveva detto l’allenatore della Cittanovese Domenico Zito alla vigilia. “I ragazzi ci hanno regalato un sogno” ha replicato dopo aver confezionato lo sgambetto alla capolista, in una giornata nel quale il Morreale-Proto è stato vestito a festa, in una colonna cromatica giallorossa e con un’intera cittadina sugli spalti. Tutti uniti, gradone dopo gradone e balcone (con vista) dopo balcone.
Il Bari, invece, torna in Puglia con il primo ko in campionato sul groppone dopo 20 partita, 9 punti di vantaggio sulla Turris seconda e l’amara consapevolezza di non poter chiudere il campionato da imbattuta, come avvenne al Parma 2015/2016. Parma è nel destino: l’ultimo ko in campionato del Bari era maturato proprio al Tardini. Era il 13 maggio, quella squadra – allenata da Fabio Grosso – era in corsa per la A. Il resto è storia recente: i playoff, il fallimento e la ripartenza dalla SSC Bari. Che da oggi farà indelebilmente parte della storia della Cittanovese