Da Montella a Stramaccioni, fino agli Inzaghi: quando il giovane all’esordio è l’allenatore
Giovane ed esordiente, spesso è un binomio che si attribuisce a chi scende in campo. Una stellina con tutta la carriera davanti… in panchina. Sì, perchè la Serie A ha visto tanti allenatori ai quali si è potuto dare l’aggettivo di giovane ed esordiente, perchè alla loro prima esperienza su una panchina da ‘grandi’. L’ultimo solo in ordine cronologico è Simone Inzaghi: neo allenatore della Lazio, a 40 anni (compiuti cinque giorni fa) ha debuttato come allenatore nella massima serie italiana. Giovane, come il fratello Filippo che ne aveva 39 alla sua prima da guida del Milan il 31 agosto 2014 quando vinse per 3-1 a San Siro proprio contro la Lazio. Filippo Inzaghi, dopo aver allenato Allievi e Primavera rossonera, sostituì un altro giovane allenatore: Clarence Seedorf. Debutto dell’olandese datato 19 gennaio 2014 ed anche per lui fu buona la prima perchè vinse 1-0, sempre a San Siro, contro il Verona. Ancora Milan con Leonardo. Classe 1969, la sua prima da allenatore in A la giocò a pochi giorni dai 40 anni e continuò la saga delle vittorie all’esordio: 2-1 sul Siena e l’avventura iniziò nel migliore dei modi. Il Siena fu anche il primo avversario (battuto anche questa volta) del 42enne Ciro Ferrara allenatore della Juventus che esordì su una panchina di A il 24 maggio 2009. Pesante sconfitta all’esordio invece per Gianfranco Zola, sulla panchina del Cagliari dal 6 gennaio 2015, che, 48enne, fu esonerato appena due mesi dopo. Pescara regala invece la coppia Stroppa-Bucchi. Il primo fu scelto a 44 anni per allenare il neo promosso Pescara nella stagione 2012/2013, ma dopo 13 giornate ecco l’esonero. Lo sostituì Bergodi, ma poi venne ‘promosso’ dalla Primavera Christian Bucchi, a 36 anni su una panchina di Serie A. Insieme a lui i più giovani esordienti in A sono stati Vincenzo Montella e Andrea Stramaccioni. Entrambi hanno esordito all’età di 36 anni, il primo sulla panchina della Roma, in seguito alle dimissioni di Ranieri nel 2011, il secondo su quella dell’Inter nel 2012 dopo l’esonero di Ranieri. Sì, ancora lui.
Tanti esempi di giovani allenatori esordienti per dimostrare che in Serie A la linea verde non è detto che venga seguita solo per le scelte di campo.