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Da Ferguson a Mourinho fino a Ibra e il Chelsea di Conte. Tra passato e futuro, parla Park Ji Sung: “Che onore giocare per Sir Alex”

“Mi sono chiesto cosa
potessi fare alla fine della mia carriera e così ho iniziato un master della Fifa
in modo da poter aumentare le mie conoscenze poi vediamo”. A parlare è Park Ji Sung. Sette stagioni al Manchester United e nel 2014, dopo essere tornato al PSV, ha appeso gli scarpini al chiodo. Un addio però solo al calcio giocato perché adesso Park Ji Sung sta studiando per restare comunque in questo mondo. Il suo consiglio infatti è questo: “Studiare per essere pronti per affrontare la seconda parte della carriera, quella lontana dal campo”.

E sempre nell’intervista rilasciata a Sky Sport, ha parlato però anche del suo futuro, partendo dalla sua parentesi da Red Devil: “Giocare per Sir Alex Ferguson è stato un grande onore. Ha influenzato
molto il mio modo di giocare, è stato molto importante per la mia crescita e per
il mio ambientamento in Inghilterra. Lui aiutava a cambiare il volto della squadra all’intervallo. Mourinho il prossimo
Ferguson? Sì, può diventarlo, avrà bisogno di ancora un po’ di tempo ma già fa
vedere che i suoi giocatori lo seguono sempre. Ibrahimovic? Impressionante. E’
la sua prima stagione in Premier ma la sua mentalità influenza i compagni, continua a
mostrare le sue qualità sul campo”. Spazio poi a qualche considerazione sul Chelsea di Conte: “L’allenatore ha trovato
la via giusta ma bisogna che non succeda niente che rompa questo equilibrio che
è riuscito a trovare lì”. Chiusura infine sulla crescita del calcio orientale: “E’ una
strada lunga per raggiungere i livelli di quello europeo, ci vorrà un po’. Dal punto di vista delle strutture, dell’organizzazione. I soldi
non mancano non sarà un processo immediato”.