Da Cornelius a Palomino, aspettando Gomez: alla scoperta dell’Atalanta che verrà
Tutto pronto, la stagione dell’Atalanta sta per cominciare. E non sarà una qualunque, perché i nerazzurri torneranno a giocare in Europa League 26 anni dopo l’ultima volta, grazie allo splendido campionato concluso al quarto posto, dietro solo a Juventus, Roma e Napoli. Questa sera la squadra si radunerà al centro sportivo di Zingonia, domani sono in programma le visite mediche e, verso sera, ci sarà la partenza per il ritiro di Rovetta, in provincia di Bergamo. Sarà un pre-campionato dal sapore europeo, con tre amichevoli internazionali in programma: il 26 agosto l’Atalanta ospiterà i francesi del Lille nel Trofeo Bortolotti, per poi spostarsi in Austria per affrontare il Borussia Dortmund. Infine, a meno di dieci giorni dall’inizio del campionato, i bergamaschi voleranno in Spagna dove sfideranno il Valencia.
Ma a Bergamo continuano a tenere banco i temi legati al calciomercato, su tutti il rinnovo del Papu Gomez. Il presidente Percassi ha presentato all’argentino un’offerta da circa due milioni all’anno per quattro stagioni, che lo farebbero diventare il più pagato nella storia nerazzurra. L’attaccante si è preso un po’ di tempo per decidere se restare, da capitano, o tentare il salto verso una big. Nel frattempo, però, la società non è rimasta a guardare: “Vogliamo partire per il ritiro con l’80% della squadra fatta”, aveva detto proprio Percassi a fine campionato. E così è stato, dopo le partenze di Conti e Kessié, in direzione Milan.
Dalla Lazio è stato riscattato il portiere albanese Etrit Berisha, dopo l’ottima stagione in prestito a Bergamo. Dal Copenaghen è arrivato Cornelius, attaccante danese, poi Gosens dal’Heracles, Haas dal Lucerna, Palomino dal Ludogorets, Eguelfi all’Inter, Vido e Pessina dal Milan, Ilicic dalla Fiorentina, Castagne dal Genk e Schmidt a parametro zero dal San Paolo. Tanti, grossi punti di domanda. Così come lo erano stati de Roon, poi ceduto a più di dieci milioni, o Freuler e Petagna, poi assoluti protagonisti nella scalata verso l’Europa League. Conosciamo meglio i nuovi arrivati.
L’arrivo di Andreas Cornelius è stato ufficializzato prima della fine del campionato, il 2 maggio: il danese, centravanti classe 1993, è per caratteristiche molto simile ad Andrea Petagna: alto poco meno di due metri, è dotato di grande forza fisica e con tutta probabilità si giocherà il posto da titolare con l’attaccante della nazionale Under 21. Non va dimenticato che l’Atalanta l’anno prossimo giocherà tre diverse competizioni e ci sarà quindi spazio per tutti. L’obiettivo, come annunciato anche da Gasperini, è quello di aver due alternative di qualità per ogni ruolo. E infatti, vista la cessione di Kessié e il ritorno a Napoli di Grassi, uno dei reparti più rinforzati è stato il centrocampo: dal Lucerna ecco quindi Nicolas Haas, classe 1996 che sa alternare qualità e quantità, così come João Schmidt, brasiliano del 1993 arrivato a parametro zero dal San Paolo. I due vanno a completare il reparto insieme a Freuler e il giovane ’99 Filippo Melegoni, che partirà con la squadra per il ritiro.
In difesa tutto confermato: il trio Masiello-Caldara-Toloi dovrebbe restare così com’è anche la prossima stagione. Per quanto riguarda le alternative, l’Atalanta ha deciso di non riscattare Ervin Zukanovic, mentre è arrivato José Luis Palomino: l’argentino classe 1990 sbarca a Bergamo dal Ludogorets ed è stato scelto anche per la discreta esperienza europea maturata proprio con il club bulgaro. Leonardo Spinazzola, di proprietà della Juventus ma in prestito biennale all’Atalanta, dovrebbe restare ancora una stagione, ma come alternativa è stato preso Robin Gosens (1994) dall’Heracles. Tanti giovani tutti da scoprire, da affiancare a chi è rimasto e al vero colpo (fin qui) del calciomercato nerazzurro: Josip Ilicic.
I nerazzurri sono riusciti a strapparlo alla Sampdoria offrendo più soldi alla Fiorentina e un ingaggio maggiormente corposo al giocatore: martedì le visite mediche e inizio della nuova avventura per lo sloveno, alla ricerca di riscatto dopo una stagione in maglia viola non proprio rose e fiori. Chissà che non sia l’anno buono, per tornare a stupire in Italia e in Europa. E mentre si attende l’arrivo di un vice-Gomez, i tifosi hanno risposto “presente” per quanto riguarda la campagna abbonamenti: più di duemila tessere sottoscritte in una settimana, per una stagione che rimarrà certamente nella storia dell’Atalanta.