Da Buonocore alle sfide al Cervia, caduta e risalita: Morciano in festa, con uno sguardo rivolto al cielo
A Morciano, piccolo paese di circa 7000 abitanti della provincia di Rimini, la festa continua senza sosta ormai da giorni. Dal triplice fischio dell’ultima giornata di campionato di Prima Categoria, vinta per 3-2, ad oggi i tifosi del Morciano Calcio non vogliono assolutamente essere svegliati dal loro sogno. Un sogno che si chiama Promozione, impresa che profuma tanto di rinascita. Perché a Morciano erano anni che un paese intero non si univa dietro al pallone: dai tempi in cui nel Morciano militavano Enrico Buonocore (calciatore che ha vissuto a Messina le sue stagioni migliori) o Igor Campedelli (ex presidente del Cesena), o di quando la squadra perse lo spareggio con il Latina per approdare in Serie D (2008/2008), o di quando – in Eccellenza – sfidava il Cervia di ‘Campioni’. Dirigenze diverse che si sono susseguite al vertice del club, fino a quella attuale che ha ridato gioia a un paese intero: dal presidente Tonini al direttore sportivo Alex Vaselli, passando per l’allenatore Amadori.
Una storia nella storia, quella del direttore sportivo del Morciano. “Da dirigente del club e morcianese DOC per me è un orgoglio aver contribuito a costruire questo successo con questa squadra, la stessa in cui tanti anni fa giocava mio padre”, racconta a GianlcaDiMarzio.com Alex Vaselli. Che poi ammette: “Per 10 anni non ho rivolto parola a mio padre, oggi che sono due anni che lui è venuto a mancare, mi pento di tutto questo… In questo momento di gioia alzo gli occhi al cielo e mi rivolgo anche a lui, a mio padre. La palla del 3-2 (risultato dell’ultimo match che ha regalato la promozione al Morciano, ndr) sono convinto che è stata spinta anche da lui”, ha concluso il ds Vaselli. Storie di calcio capaci di andare oltre il rettangolo di gioco.