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Da Berlino a Monaco, la Juventus ci… conta: gli effetti economici dell’eventuale passaggio in Champions contro il Bayern

Germania ancora una volta crocevia per i sogni bianconeri. Da Berlino a Milano, prossima fermata Monaco di Baviera, dove mercoledì la Juventus tenterà l’assalto ai quarti di finale di Champions League. Da Berlino a Monaco, viaggio tra i ricordi di una triste ma ricca finale che vide i bianconeri incassare più di qualunque altra squadra tra le partecipanti alla passata edizione della massima competizione per club Uefa e che potrebbe, quest’anno, vederla abdicare ma senza particolari contraccolpi dal punto di vista finanziario.

Un passaggio del turno che, conti alla mano, varrebbe 13 milioni circa se considerassimo i 2,8 milioni quale maggiore quota del market pool, 6 milioni per l’accesso ai quarti di finale, 1 milione di bonus dal main sponsor Jeep previsto per il passaggio del turno ed i circa 3 milioni  di incassi per la partita casalinga dei quarti. In totale, la qualificazione al prossimo turno di Champions League, porterebbe nelle casse della Juventus, la “modica” cifra di oltre € 97 milioni, compresi gli incassi da botteghino della partita casalinga dei quarti.

Un tesoretto realizzato grazie alla suddivisione dei circa € 110 milioni garantiti alle squadre italiane dall’ultima e ricca asta per l’aggiudicazione dei diritti tv Champions per il triennio 2015/18. Sottratti gli 11 milioni (paracadute del 10% destinato alla squadra italiana eliminata ai play-off), la restante somma (che per comodità di calcolo arrotonderemo a € 100 milioni) verrà ripartita tra Juventus e Roma. Otterremo, così, che della prima metà (50 milioni), divisa secondo il criterio dell’ultima classifica di campionato (55% Juventus, 45% Roma), alla Juventus spetteranno € 27,5 milioni; mentre della seconda metà (rapporto tra il numero di partite giocate da ciascuna squadra ed il totale di quelle disputate dalla federazione di appartenenza), € 27,8 milioni circa.

Oltre ai ricavi derivanti dal mercato televisivo, occorre sommare i ricchi premi e bonus previsti: € 12 milioni dalla partecipazione alla fase a gironi, € 5,5 milioni per l’accesso agli ottavi, € 6 milioni per l’accesso ai quarti di finale, oltre ai € 5,5 milioni derivanti dalle tre vittorie e due pareggi nelle partite giocate nel girone. A tale somma occorrerà aggiungere € 1 milione quale bonus previsto dal main sponsor Jeep nell’ultimo accordo di rinnovo, oltre ai circa € 8,8 milioni quale incasso delle quattro partite casalinghe finora disputate ed i 3 milioni di incassi previsti per la partita casalinga dei quarti di finale. Un totale, dunque, di oltre  € 97 milioni che avvicinerebbero il record dei 107,4 milioni circa (compresi gli incassi da botteghino) della passata stagione, quando la Juventus raggiunse la finale di Berlino.

La mancata qualificazione ai quarti, di contro, comporterebbe per i bianconeri mancati introiti, rispetto alla passata stagione, per circa € 23,1 milioni. Infatti, la quota del market pool si fermerebbe ad € 52,5 milioni, che sommati a premi e bonus Uefa (€ 23 milioni) e ricavi da botteghino (€ 8,8 milioni), porterebbero i ricavi totali ad € 84,3 milioni. Il gap che ne deriverebbe nel conto economico relativo al bilancio dell’esercizio in corso, sarebbe ampiamente compensato dai maggior introiti dei diritti tv domestici ( + € 9 milioni secondo l’ultima simulazione della Lega calcio e resa pubblica recentemente dalla Gazzetta dello Sport), € 13/14 milioni (mia stima) di nuovi ricavi derivanti dalla gestione diretta delle attività di vendita e licenza di prodotti ufficiali e dalla organizzazione delle attività delle soccer school.

Oltre ai 13,5 milioni di incrementi previsti nell’ultima semestrale alla voce proventi da gestione diritti dei calciatori (plusvalenze) ed ai circa € 14 milioni di incrementi (mia stima) derivanti dalla nuova sponsorizzazione Adidas e dal rinnovo di quella relativa a Jeep e senza dimenticare i 10,3 milioni di proventi netti derivanti dall’apporto al fondo immobiliare J-Village della titolarità dei diritti di superficie dell’area Continassa. Come direbbero gli anglosassoni, da una eventuale eliminazione agli ottavi di finale, la Juve cadrebbe comunque in piedi, anche se l’obiettivo è quello di rafforzare la propria immagine ed il proprio brand ai livelli top in Europa, e la costante presenza, minima, ai quarti della maggiore competizione europea per club, aiuterebbe in tal senso. Da Berlino a Monaco per continuare a sognare: i tifosi ci credono, la Juventus “ci conta”.

Benedetto Minerva – @BennyJFinance