Lecce, D’Aversa: “C’è rammarico, pecchiamo di gioventù”
Il commento dell’allenatore giallorosso dopo l’1-1 rimediato a Empoli
Finisce 1-1 la sfida tra Empoli e Lecce, andata in scena allo stadio Carlo Castellani e valevole per la 15ª giornata di Serie A. I giallorossi passano in vantaggio al 64′ con la rete di Lameck Banda, ma pochi minuti dopo l’autogol di Hamza Rafia riporta il risultato sul pari. Al termine dell’incontro, l’allenatore del Lecce Roberto D’Aversa ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN.
Empoli-Lecce, l’intervista post partita di D’Aversa
In apertura l’allenatore ha commentato “L’intenzione era quella di dare continuità per quanto riguarda i risultati. Credo che però sia il quarto pareggio, quindi c’è rammarico perché comunque siamo andati in vantaggio e c’era la possibilità di portare a casa un risultato, anche se poi alla fine il risultato è giusto perché dopo il pareggio abbiamo anche rischiato di perdere la partita“.
Analizzando i limiti della squadra, D’Aversa ha detto: “Pecchiamo di gioventù. È una squadra molto giovane, lì dev’essere un po’ più esperta, ragionare di più. Il gol nasce, indipendentemente dal fatto che c’è stata una deviazione sul cross, da una doppia pressione inutile nella loro metà campo, dove poi ci siamo trovati a subire un cross, poi il fato ha voluto anche che prendesse il ginocchio di un nostro giocatore e che si infilasse sotto l’incrocio”.
L’allenatore del Lecce si è poi soffermato su Piccoli: “Nel primo tempo è stato servito, ha avuto diverse occasioni. Ha sfiorato il gol diverse volte, lui, Sansone che è scivolato, quindi si è ben comportato come il resto della squadra. Meglio il primo tempo, il rammarico è dopo aver fatto gol. È vero, su un errore del portiere avversario, lì dovevamo essere un po’ più bravi e determinati per cercare di portare il risultato pieno a casa. Purtroppo a volte ci sono anche quelle partite dove un risultato sporco devi essere bravo a portarlo a casa“.
Quanto sta diventando importante Banda? Merito anche dell’allenatore? “È chiaro che ai giocatori bisogna dargli fiducia. Per me è un giocatore che rispecchia le caratteristiche del classico esterno in un 4-3-3. È chiaro che fa piacere poi quando gli attaccanti realizzano dei gol, che poi vivono molto di questo. La convinzione cresce sempre di più, bisogna stare attenti anche nel gestirlo, perché tra Nazionale e anche il fatto magari di farlo giocare sempre poi bisogna stare attenti affinché non si faccia male. Però in questo momento è imprescindibile“.
La prossima partita sarà contro il Frosinone di Eusebio Di Francesco, altra squadra rivelazione del campionato: “È una partita importante per le squadre, non per i due allenatori, anche perché siamo amici. Sono contento per Eusebio perché sta facendo benissimo, sta dimostrando il suo vero valore. Magari può aver sbagliato delle scelte, però ha sempre dimostrato di essere un grande allenatore. Non ci dimentichiamo che ha portato la Roma in semifinale di Champions. Quest’anno poi dove c’è la possibilità di lavorar bene, con la società, con il direttore sportivo, sta dimostrando il suo valore”.