Questo sito contribuisce all'audience di

Cuore Hajduk e Lampard come modello: cinque curiosità su Pasalic, il “nuovo” Mario di casa Milan

Mario, Mario, Mario… Dove eravamo rimasti, in casa Milan, riflettendo su un nome del genere? Risposta fin troppo facile: come può, il pensiero, non collegarsi direttamente a Balotelli. Illusione di una nuova rinascita e delusione per l’ennesima stagione sottotono, segnata da problemi fisici capaci di comprometterne, rispettivamente in maniera parziale e totale, stagione ed avventura in rossonero. Quel Mario, ora, resta ora solo un ingombrante, sbiadito ricordo, rimpiazzato omonimamente a Milanello da un ragazzino classe ’95 con tanto talento, altrettanti guai fisici alle spalle e voglia di conquistare spazio: Pasalic, arrivato a sorpresa in prestito secco dal Chelsea, sta piano piano guadagnando spazio nella rosa a disposizione di Montella, tra occasioni colte al meglio e una prima gioia rossonera arrivata proprio oggi contro il Crotone, tornando a segnare dopo 379 giorni dall’ultima volta (in Monaco-Nantes). Un profilo che, a dispetto del poco spazio ottenuto nelle prime partite, sta catturando sempre più l’attenzione del proprio allenatore, capace di esprimersi con parole al miele nei suoi confronti e di svelare addirittura una possibile volontà di riscatto dal Chelsea: “Se potessi, lo comprerei”. Il futuro resta ancora tutto da stabilire, il suo profilo tutto da scoprire.

GIOVANE…ESPERTO

I’m very happy and proud to be part one of the biggest clubs in history! @acmilan

Una foto pubblicata da Mario Pašalić (@pasalicmario) in data:

Considerato uno dei più grandi talenti del calcio croato, Pasalic è riuscito ad esordire in campionato con la maglia dell’Hajduk Spalato a 18 anni, compiendo il grande salto verso un top club solo pochi mesi dopo grazie al passaggio al Chelsea per 3 milioni di euro. Lo spazio a disposizione in blue, tuttavia, è risultato ben poco: e allora via, verso Elche e Monaco, per guadagnare tanti minuti, altrettanta esperienza e, addirittura, la convocazione in nazionale maggiore nel 2014. Una costante crescita frenata dai persistenti problemi alla schiena patiti nella seconda parte di stagione in Francia, ora apparentemente alle spalle e forse destinati a lasciare Pasalic libero di poter continuare anche in Serie A, dopo Liga e Ligue1, la sua carriera da giovane…ormai esperto: primi minuti rossoneri ieri a Bournemouth, qualche sprazzo di buona visione di gioco ed un pizzico di timidezza da esordio che, pian piano, sarà destinata a svanire. Fantacalcisticamente parlando, inoltre, Pasalic è una scommessa a sicuro basso costo che si può certamente fare: nella generale difficoltà in cui versa attualmente il centrocampo del Milan, il croato potrebbe rivelarsi un’autentica sorpresa. E la porta (21 gol in 4 anni di carriera) sa anche trovarla bene…

FAMILY FIRST: IMPRESCINDIBILE

Enjoyment with dearest Una foto pubblicata da Mario Pašalić (@pasalicmario) in data:

Ciò che per Pasalic è l’attuale fidanzata, Marija: compagna di vita (da ormai circa 7 anni) ma anche tifosa numero uno, rimasta accanto al neo centrocampista del Milan anche nei momenti più complicati in cui i guai fisici sembravano davvero destinati a non lasciar tregua all’ex Monaco. Un attaccamento facilmente riscontrabile attraverso i tanti scatti postati da Pasalic su Instagram, in cui il classe ’96 non ha nascosto neppure la grande e costante presenza dei genitori, pronti a restare al suo fianco anche all’estero per affiancarlo nelle nuove avventure professionali.

IDOLI

Una foto pubblicata da Mario Pašalić (@pasalicmario) in data:

“Il giocatore al quale mi ispiro? Vista la mia posizione in campo ho sempre ammirato Frank Lampard per la sua classe e il suo stile di gioco. Ma ho tanto da lavorare per diventare come lui…”. E dall’ex capitano del Chelsea, nei pochi allenamenti disputati insieme, Pasalic qualcosina potrebbe aver rubato: ama definirsi un numero 8 e, con ogni probabilità, Mario al Milan avrebbe vestito tale maglia più che volentieri. Il ritorno di Suso, tuttavia, ha costretto il croato ad aggiungere uno 0 in più, prelevando una maglia indossata per l’ultima volta nientemeno che da Ronaldinho. Dal punto di vista extra calcistico e puramente nazionale e motivazionale, invece, la passione per l’ex tennista Goran Ivanisevic, storico simbolo dello sport croato, raggiunge livelli elevatissimi: foto ricordo insieme tra i primi scatti condivisi sui social e tanto tennis (o ping pong) nel tempo libero, tra le principali passioni di Pasalic lontano dal terreno di gioco.

CROATIAN CONNECTION

#suba ga je popija kroz noge Una foto pubblicata da Mario Pašalić (@pasalicmario) in data:

Nato a Mainz (Germania) ma totalmente di nazionalità croata, Pasalic ha anche sfruttato l’esperienza al Monaco per condividere tanti momenti fuori e dentro al campo con Danijel Subasic, portiere della nazionale a scacchi biancorossi. Al Milan avrebbe potuto ritrovare come compagno Pjaca, già ben conosciuto dai tempi dell’Under21 croata, ma il mercato ha portato l’ex Dinamo Zagabria a scegliere la strada della Juventus: Pasalic, così, tenterà di seguire le orme di Dario Simic e, soprattutto, Zvonimir Boban, ultimi calciatori croati ad indossare la maglia rossonera e ad ottenere, al solo guardare il palmarès, notevoli risultati.

CUORE HAJDUK

Na današnji dan,prije dvi godine 14.09.2013 dogodilo se nešto šta svako dite Hajduka i svako dite koje krene trenirat nogomet u dalmaciji,pa i šire,sanja i nada se da će mu se jednog dana taj san i ostvarit…Ja san bija te sriće da mi se sve to dogodilo,taj dan,tu nezaboravnu noć koja mi je prominila život…jedan od najsritnijih dana u mom životu…sigurno i najdraža pobjeda i najdraži golovi dosa ankhajduk u subotu u derbiju! #ajmobijeliale Una foto pubblicata da Mario Pašalić (@pasalicmario) in data:

Mai dimenticarsi da dove si arriva: nemmeno quando la tua carriera, a soli 21 anni, ha già registrato tappe importanti. L’Hajduk Spalato, squadra in grado di lanciare Pasalic nel calcio dei grandi, continua ad essere comprensibilmente nel cuore del centrocampista: il ricordo della doppietta decisiva realizzata nel clasico vinto (2-0) contro la Dinamo Zagabria è più che mai ancora vivo nella testa del talento croato. Un attaccamento alla società che porta spesso Pasalic, nei momenti di rientro in Croazia, ad allenarsi proprio presso le strutture del suo ex club, per salutare anche amici o vecchi compagni. Di fronte ad una sorta di primo amore che, davvero, non si scorda mai.