Da antagonista a compagno, Cuadrado e chi ha cambiato maglie “rivali”
Da antagonista a parte integrante (e decisiva) del club rivale: i precedenti
Juan Cuadrado giocherà nell’Inter. Fino a qualche mese quest’affermazione poteva semnbrare soltanto fantamercato e invece il club nerazzurro si è assicurato l’esterno colombiano per un anno dopo la scadenza del contratto alla Juventus. – Leggi qui tutti i trasferimenti dalla Juventus all’Inter e viceversa
Cuadrado all’Inter, da antagonista a compagno: i precedenti nella storia del calcio
Un matrimonio che non avrà di certo fatto contenti molti tifosi interisti che nei tanti Derby d’Italia passati non hanno bei ricordi del Panita (l’Inter è la sua vittima preferita in carriera con 6 reti segnate), basta pensare all’ultima rissa nella semifinale di Coppa Italia. All’improvviso, però, se lo sono ritrovati in squadra. Serviranno tempo e prestazioni per entrare nelle grazie di San Siro ma non è la prima volta nella storia che un giocatore è passato dall’essere antagonista a parte integrante (e potenzialmente decisiva) del club rivale.
Luis Figo è uno dei primi esempi lampanti di un trasferimento tra club rivali: dal 1995 al 2000 il calciatore portoghese è stato colonna e capitano del Barcellona, con cui ha vinto sette trofei per poi passare al Real Madrid. Da star a traditore per i blaugrana, da antagonista insopportabile a trascinatore per i Blancos, con cui ha vinto anche la Champions League nel 2002.
Stesso discorso per Carlos Tevez. Da uomo chiave del Manchester United di Ferguson con cui ha vinto il Treble nel 2008 è passato ai “vicini rumorosi” del City all’inizio del decennio che ha poi portato il club al vertice in Europa. Con Roberto Mancini in panchina ha vinto anche una Premier League nel 2011.
Passando in Italia gli esempi più recenti sono Pedro e Calhanoglu. Il primo, arrivato in Serie A grazie alla Roma, alla penultima giornata di campionato ha segnato nel derby e dopo è passato alla Lazio. In biancoceleste, nonostante l’età, rimane tuttora un jolly a cui Maurizio Sarri non vuole rinunciare. Per quanto riguarda il turco, invece, è servito un po’ più di tempo: esploso al Milan con Pioli in panchina durante la pandemia, nel primo anno all’Inter ha visto la sua ex squadra trionfare in campionato. Nella stagione successiva, però, è arrivata la rivincita con l’eliminazione dei cugini nella semifinale di Champions League oltre a un totale di quattro trofei in bacheca. Ora toccherà a Cuadrado far vedere di poter fare le stesso: i precedenti non mancano.