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Crespo: “Higuain? E’ più logico spendere 90 milioni per il Pipita piuttosto che 110 per Pogba”

Higuain-Dybala? Come caratteristiche si compensano, altro che pestarsi i piedi. Sarebbe problematico mettere insieme due scarsi, ma qui parliamo di due campioni”. Pensiero di Hernan Crespo, che, nel corso di una lunga intervista a Tuttosport, porta come esempio la sua esperienza diretta:

“Io in carriera ho giocato in tandem con tante punte diverse tra loro: dal primo Messi a Vieri, da Drogba a Shevchenko, Salas, Lopez… Fidatevi di me: per Higuain e Dybala è soltanto questione di tempo. Sono una coppia da 50 gol a stagione”.Dybala è ancora fermo a un gol: soffre la presenza di Higuain? “Non esiste un problema, fa parte di un percorso di crescita. Dybala era abituato a giocare con Mandzukic, che rispetto a Higuain è meno finalizzatore. Normalmente il Pipita effettua un movimento verso la porta che è un po’ come dire: tu mi servi il pallone, io tiro e segno. Mandzukic, invece, è uno che gioca maggiormente di sponda e chi arriva da dietro, come Dybala, ha un tempo in più per andare alla conclusione. Dybala lo scorso anno ha utilizzato con grande successo Mandzukic come sponda o elemento di distrazione per i difensori. Paulo deve cambiare certe giocate. Ma è una cosa normale, rappresenta un fattore di crescita per un ragazzo così talentuoso. Dybala tratta la palla come pochi, possiede un gran tiro: lui può davvero fare quello che vuole”.

Crespo è convinto che la coppia d’oro della Juventus potrà coesistere: “Alla fine segneranno tanto sia Higuain sia Dybala. Migliorarsi, crescere e adattarsi al compagno d’attacco è una questione di sopravvivenza: io ho sempre cercato di adattarmi a chi mi stava vicino con il preciso obiettivo di continuare a segnare e a vincere. Quando giocavo col primo Messi, quello che partiva più da dietro, come caratteristiche assomigliavamo a Higuain e Dybala. Il Pipita, proprio come me, è nato nella scuola River, basata sul gioco palla a terra. E prima al Real e poi nel Napoli di Sarri ha trovato la stessa filosofia. Per Gonzalo certi movimenti sono naturali. Era così anche per me. Ma nell’Inter di Cuper, per integrarmi con Vieri, dovetti cambiare qualcosa”.

I 90 milioni spesi dalla Juventus per il Pipita incideranno sulle sue prestazioni? “Non ho mai pensato alla mia valutazione. Al via di ogni stagione ragionavo come se partissi da – 20 gol, nel senso che solo arrivando a quella cifra mi sentivo di aver fatto il mio. E se non ci arrivavo, l’importante era aver segnato gol pesanti: quelli dell’1-0 o del 2-1, perché non tutte le reti sono uguali per una punta. Se Higuain realizza 20 e più gol ha svolto il suo compito. Champions? E’ normale per un bomber voler stare in campo e segnare. Ma se sei intelligente, e il Pipita lo è perché lo conosco, capisci che ci sono anche gli altri. Quando giochi in una grande squadra devi saper convivere con il tuo ego ma anche con quello dei compagni. Per lottare su tutti i fronti è fondamentale centellinare le energie. Gonzalo è navigato e negli ultimi anni è maturato molto”.

Higuain è il miglior centravanti del mondo? “Lo metto con Lewandowski e Suarez, che è il mio preferito. E’ più logico spendere 90 milioni per Higuain piuttosto che 110 per Pogba, che è bravissimo ma pur sempre un centrocampista. Champions? Come valori la Juve è al livello delle big, ma la Coppa è imprevedibile. Per perdere lo scudetto, invece, dovrebbe fare dei danni incredibili… La progettualità paga e il club è avanti una spanna in Italia. Ragionando da allenatore, ad Allegri invidio la società. Non c’è un sistema che ti garantisca la vittoria. Conta lo sviluppo. E il Barça, ad esempio, parte a 4, ma durante lo sviluppo passa a 3 dietro”.