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Mondiali Qatar 2022, il Costa Rica: dall’impresa in Brasile alla nazionale del presente

Tutto quello che c’è da sapere sul Costa Rica: dal modulo ai convocati, fino all’allenatore

Gli italiani se la ricordano bene. A Brasile 2014 buttò fuori ai gironi la Nazionale di Prandelli e l’Inghilterra, prendendosi a sorpresa un posto agli ottavi di finale, arrivando fino ai quarti. Era una squadra diversa, ma il Costa Rica vorrà comunque dire la sua. In un Girone E che si presenta come uno dei più interessanti.

 

L’allenatore: chi è Luis Suarez

 

No, (ovviamente) non è il Luis Suarez che conoscete. Viene dalla Colombia, paese in cui è cresciuto anche calcisticamente. Prima da calciatore e poi da allenatore. Ha vestito le maglie di Atletico Nacional e Deportivo Pereira in una carriera iniziata nel 1981 e finita nel 1989. 

 

 

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Da allenatore ha già guidato tre nazionali: l’Ecuador, l’Honduras e ora il Costa Rica. In carica da circa un anno, ha conquistato la qualificazione a Qatar 2022 grazie alla vittoria nei playoff contro la Nuova Zelanda. Sarà il primo Mondiale di Suarez e sicuramente saprà come farsi trovare pronto.

 

Dal modulo agli interpreti: come gioca il Costa Rica

Non aspettatevi un calcio offensivo. Il Costa Rica è una squadra che rischia pochissimo in difesa e che, quando può, cerca di fare male in contropiede. Non si cerca lo spettacolo o il possesso palla, l’obiettivo è vincere.

 

Basta leggere i numeri delle ultime quattro partite ufficiali. 0 gol subiti, 7 gol fatti. In più un possesso palla che tocca massimo il 40%. Statistiche che certificano e confermano la filosofia della squadra: tanta attenzione in difesa e poi la ricerca della ripartenza in velocità.

 

 

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Il modulo usato da Suarez è il 4-4-2. Un sistema di gioco che permette di chiudere tanti spazi, sia in mezzo al campo che sulle fasce. Anche gli attaccanti devono dare una mano dietro. C’è anche la possibilità di vedere un 5-4-1 o un 4-3-3 che può trasformarsi in 4-2-3-1. Si deciderà di partita in partita. Il Costa Rica è una squadra organizzatissima.

A guidare la squadra sarà Keylor Navas, portiere e capitano della squadra di Suarez. In difesa Fuller, Duarte, Calvo e Oviedo. Nella linea a quattro di centrocampo i favoriti sono Gerson Torres, Borges, Tejeda e Bennett. Davanti Joel Campbell con Contreras. Resta l’opzione Bryan Ruiz, ex Fulham che nel 2014 segnò proprio contro l’Italia. Un altro giocatore interessante è Brandon Aguilera, centrocampista classe 2003 del Nottingham Forrest convocato da Suarez. Con lui anche Bennette (classe 2004), Zamora (classe 2002) e Wilson (classe 2002).

 

La stella del Costa Rica: Keylor Navas

 

Sarà il leader del Costa Rica, in campo ma soprattutto dentro gli spogliatoi. Quasi un secondo allenatore, che nei momenti più importanti dovrà guidare la squadra. Il ruolo di Navas sarà questo, oltre a garantire la solita sicurezza tra i pali. Con la fascia da capitano al braccio e la personalità dei grandi calciatori. In questa stagione non è mai sceso in campo con il Psg, ma poco importa. Uno come Keylor non può che non essere la stella di questa squadra.

 

 

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I convocati

 

Portieri: Keylor Navas (PSG), Esteban Alvarado (Herediano), Patrick Sequeira (CD Lugo);

Difensori: Francisco Calvo (Konyaspor), Pablo Vargas (Millonarios), Kendall Waston (Saprissa), Oscar Duarte (Al-Wehda), Daniel Chacon (Colorado Rapids), Keysher Fuller (Herediano), Carlos Martinez (San Carlos), Bryan Oviedo (Real Salt Lake), Ronald Matarrita (Cincinnati);

Centrocampisti: Yeltsin Tejeda (Herediano), Celso Borges (Alajuelense), Youstin Salas (Saprissa), Roan Wilson (Municipal Grecia), Gerson Torres (Herediano), Douglas Lopez (Herediano), Jewison Bennette (Sunderland), Alvaro Zamora (Saprissa), Anthony Hernandez (Puntarenas), Brandon Aguilera (Nottingham Forest), Bryan Ruiz (Alajuelense);

Attaccanti: Joel Campbell (Leon), Anthony Contreras (Herediano), Johan Venegas (Alajuelense).