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“Io, lupo solitario nel branco: il Cosenza, la mia Harley Davidson”

L’allenatore dei lupi si è raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com tra passato, presente e futuro sulla panchina del Cosenza

Sono un lupo solitario. La natura del lupo è essere un capobranco. Lavorare a Cosenza e per il Cosenza ti porta a esserlo. Ma tendo a isolarmi dal contesto in cui vivo perché questa città ti cattura, ti prende”. Eh già, Cosenza quasi ti rapisce. Lo sa bene William Viali, allenatore dei lupi – che si è raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com – e protagonista di due salvezze consecutive sulla panchina rossoblù. 

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Credits: Andrea Rosito 

Il Cosenza di William Viali

Due stagioni diverse, vissute sempre a alta velocità, quasi come…in moto. Quando il vento ti trascina mentre sei nel pieno del tuo viaggio. Ecco, il nostro viaggio questa volta parte proprio così, in sella a una moto: guida William Viali.  E se il calcio è il primo amore, fuori dal campo la sua grande passione è un’altra. “Ho la passione per le moto, dell’Harley Davidson. Mi fa staccare, quando finisco la stagione parto sempre con la mia moto. Ho girato l’Europa, mi basta mettere il casco, la musica all’interno e sono pronto per fare i chilometri. Mi isola da questo mondo”. Gli stessi chilometri che il Cosenza ha percorso per arrivare all’obiettivo salvezza, accarezzando il sogno playoff. Ma se dovesse trovare una canzone per descrivere il suo Cosenza, quale sceglierebbe William Viali? “90 minuti di applausi”.   

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13 punti in 9 gare dal suo arrivo, con sette risultati utili consecutivi, proprio nelle ultime sette gare della stagione. Guidati anche dai gol di Gennaro Tutino: Quando in B hai a disposizione un attaccante da 20 gol è tutto più facile. Ha fatto gol in rovesciata, al volo di tacco, su punizione. Fa gol più belli in partita che in allenamento. Credo che l’esempio eclatante sia il gol su punizione contro lo Spezia, le prova pochissimo in allenamento e mai forse ha fatto un gol del genere. Il presidente ha voglia di poter regalare alla città questa riconferma. Dipenderà da tanti aspetti, sarebbe fondamentale anche per dare un segnale di voler continuare a crescere”

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Il ritorno a Cosenza a un anno di distanza da quella rovesciata

Viali e il Cosenza. Una storia d’amore iniziata nella passata stagione: quando subentrando a Davide Dionigi, Viali ha portato alla salvezza il Cosenza ai playout: “Ho ritrovato un Cosenza con un tasso tecnico più alto. Conoscendo la piazza ho capito che il poco entusiasmo era dovuto al fatto che si pensava di poter fare un campionato diverso”. Un ritorno particolare, con una firma sul contratto arrivata il 12 marzo 2024, proprio a un anno di distanza dal match vinto contro la Spal nel quale Viali fu protagonista di una rovesciata a fine gara che fece il giro del web. “Non pensavo neanche che si fosse vista in tv. Invece i miei ragazzi nello spogliatoio mi mostravano i video, un po’ mi sono vergognato (ride, ndr)”.    

   

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Un addio nella passata stagione che non è passato inosservato. Con Viali che ha voluto sin da subito riconquistare la fiducia dei suoi tifosi:Dire quello che si ha dentro è la cosa più facile. Oggi la gente ha bisogno di un contatto diretto per non ingannare nessuno. Da quando sono tornato non ho mai avuto dubbi sul mio futuro. Non vedo l’ora che il direttore Gemmi riesca a trovare l’accordo con il presidente per cominciare a programmare. La telefonata di Gemmi, con cui ho condiviso un’esperienza fantastica nella passata stagione e a cui dovevo molto perché mi ha dato un’occasione in questa categoria in un momento difficile anche per lui, è determinante per costruire qualcosa di importante qui a Cosenza”. 

E la Serie A? Viali quelle parole neanche le pronuncia, ma ci crede fortemente: “Il finale di campionato che abbiamo fatto ha riacceso l’entusiasmo. È giusto lasciar sognare la gente. Il presidente ha questa ambizione, sarà il settimo campionato in Serie B di fila. Un nono posto ti da entusiasmo, ma anche un po’ di amaro in bocca: possiamo programmare il futuro”. Parola di lupo solitario con il cuore rossoblù.