Spadafora: “Allenamenti il 18 maggio? Non significa che riprenda anche il campionato”
Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, in diretta dal profilo Facebook, ha parlato in diretta per chiarire alcuni punti del nuovo DPCM che entrerà in vigore dal 4 maggio.
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All'indomani della conferenza stampa del Premier Conte, Spadafora si è soffermato sulle discipline sportive, sulla ripresa degli allenamenti e inevitabilmente sul calcio, specificando che una ripresa degli allenamenti di squadra il 4 maggio non era possibile. Il 18 maggio? "E' il mio auspicio", ha dichiarato il Ministro, specificando tuttavia che il ritorno delle squadre di calcio nei rispettivi centri sportivi non è detto che assicuri la ripresa del campionato.
Le dichiarazioni di Spadafora
"Il 4 maggio ripartono gli allenamenti degli sport individuali perché dovevamo garantire una riapertura graduale. Gli sport individuali impegnano meno risorse e garantiscono un maggior rispetto delle regole. Per questo abbiamo iniziato da professionisti di discipline ritenute di rilevanza dal Coni.
Il 18 maggio, gli allenamenti degli sport di squadra. E' il mio auspicio. Possiamo fare un ragionamento sul calcio senza pregiudizi? Leggendo i sondaggi degli italiani nell'emergenza Coronavirus, la maggioranza vorrebbe che il campionato si fermasse. Ma io non sono mai stato uno che si fa condizionare dai sondaggi.
Sarebbe molto più facile dire 'chiudiamo il campionato' e sarebbe quello che la stragrande maggioranza della comunità scientifica auspicherebbe. Ma sono consapevole che il calcio è uno degli elementi importanti di questo paese, sociale ed economico. E' un dato di fatto. E su questo va difeso il principio per cui grazie anche a tutto il business che produce il calcio finanzia gran parte del resto dello sport. Sono consapevole che portare avanti il calcio sia importante per il nostro paese ma lo dobbiamo fare in sicurezza.
Ricordate quando la Lega Serie A non si è fermata? Quante e quali squadre si sono dovute mettere in quarantena? La FIGC ha presentato un protocollo per fare gli allenamenti in sicuerezza, è stato preso in considerazione ma sono necessari approfondimenti. Il CTS (comitato tecnico-scientifico, n.d.r.) incontrerà dunque rappresentanti di FICG, Coni e l'Associazione Medici Sportivi e, se si perfezionerà questo protocollo, gli allenamenti degli sport di squadra riprenderanno il 18 maggio.
Il che non vuol dire però che riprenda anche il campionato. E dovrebbe farlo a metà giugno, ma nessuno sa quale sarà l'evoluzione di questa emergenza. E' impossibile dirlo oggi, e non lo dico per fare terrorismo psicologico. Intanto se riprendnono gli allenamenti in sicurezza ci predisponiamo all'eventuale ripresa dei campionati. Anche perché resta poi il tema dell'attuazione di questo protocollo che ha dei costi elevati. Come fanno la Lega B, C, Dilettanti ad applicarlo? Ne parleremo.
Non è vero che non ci sia una piena coerenza tra le parole di Conte e me, ci siamo mossi in sintonia. Abbiamo detto che questo DPCM va fino al 17 maggio, che gli allenamenti degli sport di squadra non riprenderanno prima del 18 maggio, che l'applicazione del protocollo dovrà essere validato dal CTS. Sono ridicole le affermazioni di un complotto contro la Serie A ed è ridicolo chi dice questa cosa. Dobbiamo scongiurare che la ripresa degli sport possa provare nuovi contagi".