Coronavirus, le notizie sul calcio in Italia: 28 aprile 2020
22.45 – Assemblea con urgenza. La Lega Serie A ha convocato per venerdì primo maggio (alle 9,30 e alle 11,30) in videoconferenza, l'Assemblea di Lega. Nell'ordine del giorno dei lavori l'esame, la discussione e le decisioni per "l'aggiornamento sui rapporti fra i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018/21 e la ripetibilità degli importi provvisori fatturazione sesta rata della stagione 2019/20 in caso di eventuali scostamenti delle graduatorie previste dalla Legge Melandri e successive modifiche". Prevista, anche "la verifica dei poteri e l'approvazione del verbale del 6 aprile", oltre alle comunicazioni del presidente Paolo Dal Pino e dell'ad, Luigi de Siervo.
22:10 – “Io ho una passione per questo club, mentre il fondo Elliott mi sembra animato da altri propositi”. L’ex presidente del Milan Yonghong Li torna a parlare ai microfoni di SempreMilan.com e non manca di lanciare una frecciatina all’attuale presidenza. L'ex numero uno rossonero ha poi analizzato il mercato della sua gestione: “Abbiamo provato a fare il meglio, ma le logiche del calciomercato non sono così semplici. Se abbiamo provato a comprare CR7? Beh, Cristiano è un fuoriclasse di livello mondiale…".
Sulla cessione del Milan ha svelato alcuni retroscena interessanti: “L'offerta di Commisso fu irricevibile. Un vero insulto e decisi dunque di non sprecare il mio tempo con lui. La squadra attuale? Ibrahimovic è uno dei migliori al mondo, mentre Gazidis dovrebbe probabilmente cambiare la sua strategia, visti i risultati", ha concluso Yonghong Li.
22.00 – Il Comitato medico della Fifa si espone contro la ripresa dei campionati. A parlare, come riportato dal Daily Telegraph, è Michel D'Hooge, medico belga e presidente del Comitato stesso. "Sono scettico", ha dichiarato. "Non si dovrà tornare a giocare prima della fine di agosto o dell'inizio di settembre. Il calcio improvvisamente non è la cosa più importante della vita. Sarei contento di poter riprendere le prossime stagioni senza ulteriori problemi e sarei altresì felice di veder ripartire i campionati. Bisogna evitare il ritorno del virus, che non è impossibile. Dobbiamo essere prudenti, è una questione di vita o di morte".
21:45 – “Presidente Giuseppe Conte, io che sono sempre solo e in campo non mi caga mai nessuno, sono considerato atleta di sport individuale o di squadra?”. Alessandro Micai, portiere della Salernitana, ha scherzato così con un post pubblicato sul suo profilo Facebook. Una battuta in relazione alla ripresa degli allenamenti per gli atleti di sport di squadra fissata al 18 maggio, a differenza di quelli individuali che potranno riprendere il 4 dello steso mese.
21:30 – Un anno esatto dalla partita che ha portato il Pordenone in Serie B. Era il 28 aprile 2019, l’avversario la Giana Erminia, l’obiettivo solo uno: ottenere la promozione. Traguardo centrato con un netto 3-1 e Pordenone in Serie B. Dodici mesi dopo la società neroverde ha voluto celebrare quel momento in un modo particolare.
Un video per ripercorrere quei momenti: risveglio, attesa, riscaldamento e festa. Tutto però rigorosamente da casa per rispettare il decreto vigente. Lo stadio diventa un salone, la porta si rimpicciolisce a misura di bambino. Un modo diverso per intendere ka festa. Così il Pordenone ha ricordato la promozione di un nano fa.
21:10 – Claudio Lotito torna sulla ripresa del campionato. Il presidente della Lazio in un’intervista rilasciata al Tg2 ha commentato così il possibile ritorno in campo: “Sappiamo con certezza che il virus non scomparirà in poco tempo quindi bisognerà imparare a conviverci. Quello che conta di più è far capire l'importanza del ruolo sociale del calcio. Se il calcio non dovesse partire avremmo danni gravi, irreparabili, per centinaia e centinaia di milioni”.
Poi l’attacco al nuovo decreto: “Quel dpcm è illogico: un giocatore di sport individuale si può allenare nei centri sportivi, quelli che praticano sport di squadra non si potranno allenare. Troveremo Immobile e Dzeko a Villa Borghese, Insigne sul lungomare Michelangelo. La cosa è assurda. Al di là della nostra posizione in classifica, io ho sempre cercato di evitare un danno irreparabile al sistema, che è inteso come tifosi e come sistema calcio nella sua totalità", ha concluso Lotito.
19.15 – Duro comunicato dell'AIC contro la decisione del Governo di non far riprendere subito i lavori agli atleti di sport di squadra, a differenza di quelli di sport individuale. "L'Assocalciatori manifesta le proprie perplessità" si legge, "nonché la sorpresa, in merito alla decisione del Governo sulla modalità di ripartenza dello sport italiano.
Si ritiene, infatti, discriminatoria, prima ancora che illogica, l’idea di far riprendere l'attività negli impianti sportivi ai tesserati di discipline sportive individuali e non consentire ai calciatori professionisti – così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra – lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi, come peraltro già consentito nel mese di marzo 2020.
La norma, inoltre, rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio!
Per il lavoratore sportivo la fase di riatletizzazione dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo; non v’è che non veda come sia sicuramente più pericoloso fare attività individuale nelle zone cittadine e su superficie inidonee.
Rimane l’auspicio di un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni che deriveranno dalla applicazione delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile u.s".
19.00 – La Serie B, come la Serie A, ha deciso: il campionato si deve concludere. Il consiglio direttivo della Lega B di oggi, che si è tenuto nelle consuete modalità di conference call, ha infatti stabilito all'unanimità di far terminare il campionato entro tre mesi dal nulla osta per la ripresa degli allenamenti. Secondo i calcoli, quindi, si dovrebbe rientrare entro le date stabilite dall'UEFA per il nuovo termine della stagione sportiva.
16.45 – Un gesto di vicinanza verso chi in queste settimane sta combattendo in prima linea la battaglia per sconfiggere il Covid-19. “Una gara di solidarietà sta coinvolgendo in questi giorni il Brescia Calcio, la tifoseria e le strutture sanitarie di Brescia e provincia. Il Club infatti, su indicazione del Presidente Massimo Cellino, ha deciso di donare cinquemila mascherine modello FFP3 (le più sicure), personalizzate Brescia Calcio, alla propria tifoseria, come segno di vicinanza e ringraziamento per l’affetto dimostrato nei confronti della squadra.
Nel ringraziare la Società per il bel gesto ed essendo al momento autosufficienti di questi dispositivi di sicurezza sanitaria, i responsabili della Curva Nord hanno quindi scelto di farsi carico della distribuzione delle mascherine stesse tra le strutture sanitarie e tra le RSA (di città e provincia) che ne hanno maggior bisogno in questo delicato momento storico”, si legge nella nota diffusa dal Brescia.