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Coppa d’Africa, delusioni Costa D’Avorio e Algeria: quanto pesa l’etichetta di favorite?

La nazionale di Kessié è passata al turno successivo come migliore terza, quella di Bennacer e Aouar saluta la competizione dopo appena tre partite

Due facce della stessa medaglia. Da una parte la Costa D’Avorio, dall’altra l’Algeria. La nazionale di Jean-Louis Gasset (esonerato dopo la gara contro la Guinea Equatoriale) è passata alla fase successiva del torneo come migliore terza, dopo una fase a gironi giocata sottotono. Quella di Djamel Belmadi (che nel frattempo ha rassegnato le dimissioni) ha dovuto dire addio alla competizione dopo tre partite.

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Costa D’Avorio, un finale (quasi) amaro sotto gli occhi di Drogba

E pensare che il cammino verso il titolo della nazionale di casa parte anche bene. Dopo il 2-0 alla Guinea Bissau firmato Fofana-Krasso, la Costa D’Avorio entra in un loop: prima cade 0-1 contro la Nigeria grazie al gol dell’ex Udinese Troost-Ekong. Quindi il tracollo contro la sorpresa Guinea Equatoriale, che batte quattro volte il portiere Yahia Fofana e chiude il girone al primo posto.

Tutto questo, sotto gli occhi di Didier Drogba. La leggenda del Chelsea e della Costa D’Avorio – oggi presidente e proprietario del Phoenix Rising, club che milita nella Serie B statunitense – non è voluto mancare all’appuntamento. Dalle scene di festa alla partita inaugurale, in pochi giorni si è arrivati al sospetto attacco al pullman della squadra.

Sangaré e Ndicka. Ma anche Konaté, Fofana e Frank Kessie: tre soli punti in un girone – complessivamente – abbordabile sono pochi. I ringraziamenti vanno fatti al Marocco che, grazie alla vittoria contro lo Zambia, permette agli ‘Elefanti’ di passare agli ottavi come migliore terza. Ora è necessaria una riscossa.

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Bounedjah non basta: l’Algeria saluta Bouaké 

C’è però a chi è andata peggio. Già, perché se la nazionale di Gasset è passata al turno successivo come migliore terza, non si può dire la stessa cosa dell’Algeria. Le ‘Volpi del deserto’ guidate da Mahrez e Bennacer sono riuscite a raccogliere due soli punti: 1-1 contro l’Angola e 2-2 contro il Burkina Faso. Quindi l’addio alla competizione: sono le 21:37 del 23 gennaio quando il destro di Yali Dellahi porta in vantaggio la Mauritania. Il suo sarà l’unico gol del match. Ma tanto basterà per mandare in fumo i sogni di gloria dell’Algeria. Leggi anche – Ricatti, nome falso e polemiche: Silas sfida il passato e trascina il Congo

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La nazionale di Djamel Belmadi saluta Bouaké e la Costa D’Avorio con due punti, tre gol (tutti realizzati da Baghdad Bounedjah) e tanto rammarico. I campioni del 2019 escono così, per la seconda volta consecutiva dopo il 2021, alla fase a gironi: non era mai successo prima all’Algeria. Al sorriso di Milan e Roma, che potranno riavere a disposizione Bennacer e Aouar, è contrapposto un alone di rabbia, delusione e tristezza per quella che poteva essere, dopo 5 anni, la vittoria del riscatto. Leggi anche – La nazionale dove hanno giocato Totti e Platini: ecco Capo Verde