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#CopaAmerica – Inno sbagliato, la furia dell’Uruguay contro il comitato organizzatore: “Fatto grave, non un semplice disguido”

La AUF, Asociación Uruguaya de Fútbol, ha inviato una lettera al segretario generale della Concacaf, Ted Howard, in seguito all’errore avvenuto al momento dell’intonazione dell’inno nazionale prima dell’incontro Messico-Uruguay, 1° partita del Gruppo C della Copa América Centenario. Nello stadio “University of Phoenix”, invece dell’inno celeste è stato suonato quello del Cile: un errore che ha fatto infuriare i vertici della federazione calcistica uruguaiana, pronti a condannare l’accaduto. Episodio che non ha fatto altro che incrinare ulteriormente i già poco buoni rapporti con la federazione statunitense: gli USA, intenzionati ad ospitare un Mondiale (nel 2026 o nel 2030) ed in caso di candidatura accolta dalla FIFA, priverebbero infatti l’Uruguay della chance di poter giocare il Mondiale del Centenario in casa: evento al quale il mondo celeste tiene in maniera particolare.

Questo il comunicato ufficiale della AUF:

“Con grande tristezza e stupore, sia gli uruguaiani presenti allo stadio “University of Phoenix”, presenziando al debutto della nostra Nazionale alla Copa America Centenario, come tutti quelli che dal nostro paese seguivano la trasmissione televisiva del match, non hanno potuto intonare il nostro inno nazionale, di fronte al grottesco errore della organizzazione di far suonare l’inno di un’altra nazione e non dell’Uruguay.

Consideriamo il fatto come qualcosa di grave nei confronti dell’AUF, dei nostri giocatori e di tutti gli uruguaiani, visto che si tratta di un momento speciale prima di ogni match.

La AUF è una federazione che orgogliosamente è riuscita a conquistare il titolo di campione in 15 edizioni della Copa, tra i tanti traguardi raggiunti a livello mondiale, e merita il rispetto e la considerazione di tutto il mondo calcistico.

L’Organizzazione era totalmente a conoscenza di quale fosse l’inno nazionale dell’Uruguay già in occasione della precedente riunione tecnica, facendoci sentire la versione corretta dello stesso. Ragion per cui consideriamo il fatto non un semplice disguido, ma qualcosa di molto rimproverabile.

A prescindere dalle scuse ricevute dalla organizzazione, ci auguriamo che effettivamente ci sia stato un errore involontario che non dovrà ripetersi nelle future presentazioni della nostra Nazionale in questo torneo, ma se così fosse non potrebbe più ripararsi, in maniera irreversibile, il danno prodotto.

Monitoreremo con attesa gli atti riparatori del Comitato Organizzatore Locale, così come faremo molta attenzione alle situazioni future”.