Tottenham, Conte: “L’esperienza è importante, e noi non ne abbiamo molta”
Le parole di Conte sulla sua squadra e su cosa le serva per raggiungere certi obiettivi
Dal suo arrivo sulla panchina del Tottenham, Antonio Conte ha guidato gli Spurs in 25 partite ufficiali, con una media punti di 1,68 a partita. La sua squadra ha raccolto grandi risultati e alcuni passi falsi: la strada per dare continuità non è semplice, e questo Conte lo sa molto bene vista la sua grande esperienza a livello internazionale. Mercoledì, il Tottenham affronterà il Brighton per il recupero di Premier League e per gli Spurs (oggi ottavi con 45 punti in classifica) ci sarà un’importante occasione per riavvicinarsi alla zona Europa: “Per noi da ora alla fine del campionato ci saranno solo partite importanti e dovremo cercare di ottenere sempre i tre punti”, ha detto Conte in conferenza stampa.
“L’esperienza conta, e noi ne abbiamo poca”
Parlando di Harry Kane, Conte poi ha approfittato per ribadire un fattore mancante nella sua squadra per essere competitiva: “Se vuoi provare a lottare fino alla fine per certi obiettivi, devo chiedere molto ai grandi giocatori. Devo chiedere molto a Kane, Lloris, Son… Loro devono prendere in mano la situazione fino alla fine. L’esperienza conta molto in questo periodo, e noi non ne abbiamo molta. Per questo è importante chiedere ai giocatori con più esperienza di dare più di tutto. Il 100% non basta. Serve il 120% per cercare di avere certi obiettivi”.
Queste le parole di Conte sull’ultimo match di Premier League, persa a Old Trafford 3-2: “Contro il Manchester United abbiamo giocato contro una delle migliori squadre in Inghilterra. Andare là e giocare con personalità per una buona parte del match non era facile. Abbiamo avuto delle opportunità di portare a casa punti. Ho visto molte cose positive, anche se alla fine abbiamo perso”.
Infine, un commento per Eriksen, che dopo essere tornato in campo in Premier League, presto tornerà anche a giocare con la sua nazionale: “Sono felice per Christian. Rivederlo in campo a giocare dall’inizio e vederlo fare bene, essendo anche decisivo, è stato speciale per me.