Inter, Conte: “Sanchez come Tevez? Punto a farlo tornare al top”
Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match casalingo contro l’Udinese. L’allenatore nerazzurro, che sta valutando già in vista di domani il passaggio al 3-4-3 (vedi QUI), potrà contare finalmente su un Alexis Sanchez in più. Dopo i successi contro Lecce e Cagliari, a San Siro arriva la “gatta da pelare”, Udinese, già capace di vincere contro i cugini del Milan all’esordio. Di seguito, le parole dell'allenatore dell'Inter:
“Pausa nazionali? I giocatori arrivano in una situazione psicofisica diversa rispetto a quando li hai a disposizione per tutto il tempo. Sarà una gara difficile, l'Udinese è un'ottima squadra, fisica, che difende bene e ha giocatori di gamba molto forti nelle ripartenze. Dovremo fare attenzione a Lasagna e alla qualità di altri giocatori come Pussetto, Nestorovski, De Paul. Grande attenzione anche sui calci da fermo. L'Udinese è una brutta gatta da pelare, ma ci stiamo preparando nel modo giusto. Abbiamo sette partite in 23 giorni, li sfrutteremo per giocare e vedere a che punto siamo”
In 23 giorni l’Inter dovrà confermare sia in campionato sia in Champions quanto fatto di buono nelle prime due uscite stagionali: "Abbiamo tante partite impegnative, tra cui c'è la prima di Champions e avversarie come il Barcellona. Non è questione di misurare le ambizioni, è questione di fare del nostro meglio. Concentriamoci di partita in partita e affrontiamole al massimo della concentrazione. Per noi la partita della vita è domani contro l'Udinese. Vogliamo fare una buona prestazione e continuare a mantenere alto questo entusiasmo che si è creato e che deve essere sempre dosato. E' giusto ci sia, ma ci deve essere non per i risultati, bensì perché la squadra lavora nella giusta maniera e si sta creando qualcosa di importante”
I buoni risultati, uniti al carisma tipico dell’allenatore salentino, hanno già reso Antonio Conte l’idolo della tifoseria: “Sono onesto, mi fa piacere che i tifosi mi abbiano accolto così ma io ho sempre detto che io sono questo nel bene e nel male. Do tutto me stesso quando inizio a lavorare per un nuovo club. Mi impersonifico, entro totalmente nel club e nella storia del club e cerco di trasferire questo anche ai calciatori”
L’esordio di Sanchez porta con sé tante aspettative: il cileno, nelle idee di Conte, può far fare il salto di qualità a questa rosa: "Stiamo parlando di un giocatore forte. Un giocatore che ha dimostrato in passato tutte le qualità che ha. Non dimentichiamo che in passato ha vinto, giocando in club importanti come Barcellona, Arsenal e United. Ha fatto molto bene all'Udinese. Ha qualità, velocità, forza, resistenza. Bisogna fargli riannodare il filo che ha perso negli ultimi due anni. Per molteplici ragioni non ha dimostrato il suo reale valore ma stiamo parlando di un giocatore che deve essere portato ad essere il Sanchez che conosco e che ha fatto parlare di sé. Ho trovato grande disponibilità da parte sua: si sta allenando, quando sarà pronto ci darà una grossa mano”
E sul paragone con Tevez Conte risponde in modo sicuro: "Il compito di un allenatore è far rendere un giocatore al massimo. Alcuni top di oggi, quando io sono arrivato non avevano mai vinto. Il mio compito è migliorarli e anche in chi ha già una certa carriera alle spalle come Tevez, o come è per Sanchez ora, riportarli al regime che gli compete. Ad Alexis è successo qualcosa in questi due anni e io dovrò essere bravo con lo staff a riannodare quel filo, al tempo stesso lui dovrà esserlo nel dare totale disponibilità. E' venuto con grandissimo entusiasmo, sono convinto che lui possa darci qualcosa di importante”.
In attacco con il Nino Maravilla ci sarà sicuramente l’insostituibile Romelu Lukaku: "Romelu è entrato nel pianeta Inter nel miglior modo possibile, con umiltà, disponibilità e con il sorriso. E' stato importante perché il resto del gruppo ha capito subito e lo ha accolto nella maniera migliore. Oltre ad avere qualità calcistiche importanti ha doti umane. Un ragazzo di valore, buono, che si mette a disposizone della squadra. Durante la partita non deve per forza fare gol, è molto altruista. Il suo primo pensiero è il bene della squadra. E' un giocatore per noi importante. In rosa un giocatore con caratteristiche simili, anche se non ha la stessa struttura, è Lautaro che può giocare sia da prima che da seconda punta. E' un calciatore moderno. Nell'eventualità può giocare in coppia con Romelu o con un altro calciatore”.
”Difesa a tre o quattro? Al di là di questo, credo che dipende da cosa ti chiede l'allenatore. Io a Skriniar e agli altri centrali è di partecipare molto di più alla manovra e di fare qualcosa di importante, di determinare delle giocate. Non solo di fare i difensori, ma di fare uno step in più che sarà importante anche per il loro bagaglio. Chiedo di essere i registi della squadra. Penso si stia trovando bene, sta lavorando con grande entusiasmo. Con me i difensori non appoggiano solo il pallone a Brozovic, devono prendere iniziativa anche con licenza di sbagliare. Quando lo faranno perché cercano la giocata la colpa sarà esclusivamente mia perché lo chiedo io".
Nonostante qualche infortunio di troppo nel precampionato l’Inter ha raccolto 6 punti nelle prime giornate dimostrando di poter contare su delle seconde linee di sicuro affidamento: ”La partenza è stata buona perché abbiamo fatto sei punti nonostante qualche infortunio in avvio. Si percepisce l'entusiasmo attorno a noi e questo è un bene, però come ho detto questo entusiasmo deve essere dovuto al fatto che i nostri tifosi stanno vedendo che si stanno ponendo delle basi importanti per costruire qualcosa di importante al di là del risultato, che è effimero"
"Puoi vincere, pareggiare, perdere mi auguro di no, ma l'entusiasmo non deve dipendere dal risultato, bensì da quello che si trasmette al tifoso e da quello che stiamo cercando di fare con molta chiarezza. L'immagine che diamo è che c'è chiarezza di idee. Sono arrivati giocatori, ne sono andati via di importanti e questo deve essere l'entusiasmo che stiamo avvertendo, al di là delle due vittorie. Ci aspettano queste sette partite e come ho detto dovremo testare tutti i giocatori della rosa e capire se tutti hanno raggiunto un livello ottimale dal punto di vista tattico e fisico”
Nonostante sia ormai sotto la Torre Eiffel da una decina di giorni Icardi continua ad essere oggetto delle domande dei giornalisti, ma Conte risponde in maniera categorica: ”Icardi è giusto si presenti da solo. Gli auguro un grandissimo in bocca al lupo, ma oggi non fa parte della squadra e quindi non è giusto che ne parli".