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“Con la polizia alle calcagna” per 6,3 chilometri. Che falsa partenza di 2016, James! Ecco la ricostruzione

Prima pagina da Grand Theft Auto. Sfondo: Madrid. Titolone niente male, da film: “Con la polizia alle calcagna”. Peccato che non fosse un gioco caro James Rodriguez, tutt’altro.

Ricostruzione dei fatti.  Orario in cui è stato avvistato il veicolo del colombiano dalla polizia: 17.45. James Rodriguez sfreccia come un razzo al volante della sua Audi R8 lungo la tangenziale M-40 (limite di velocità, 100 KM/H) e percorre 6,3 KM per arrivare in tempo all’allenamento, in programma per le 18.00. Dal KM 1 (ora 17.45 appunto) l’Opel Astra della Polizia Nazionale ha deciso di attivare dispositivi acustici e lampeggianti e inseguire la macchina di James… senza alcun successo. Tanto che i due veicoli sono arrivati a superare i 200 KM/H. Fine corsa: cittadella sportiva del Real Madrid, Valdebebas. James Rodriguez viene finalmente identificato ma colombiano che non si ferma e passa la sbarra, dritto filato dentro le strutture del centro. Polizia che si blocca, illustra l’accaduto alla polizia di sicurezza del club blanco e… non gliela farà comunque passare liscia.

Cosa avrebbe dichiarato il calciatore secondo le fonti della polizia Nazionale. 1) Colombiano in ritardo all’allenamento, come confermato nello stesso referto della polizia. 2) Giocatore che non avrebbe sentito l’ordine di accostare – ormai quasi nei pressi di Valdebebas – a causa della musica sparata a mille in auto. Cosa rischia è chiaro: denuncia in primis con sequestro della patente e multa salatissima. No alla detenzione immediata perché mancante il rischio di fuga: veicolo e persona ben localizzati fin da subito.

Magari fosse un gioco, eh James? Un inseguimento in piena regola, brutta falsa partenza (di 2016) da dimenticare in fretta per il Real Madrid.