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La gemma di Nico e un pazzo finale: parità nella sfida tra Gunners

L'esultanza di Ekuban in Como-Genoa (screen)
L’esultanza di Ekuban in Como-Genoa (screen)

Un gran gol del numero 10 del Como sblocca la sfida contro il Genoa. L’espulsione di Ramon e il gol di Ekuban allo scadere cambiano tutto.

4 minuti che ne cambiano 90. Due episodi che diventano le sliding doors di una partita. La sfida tra gli ex Gunners a Como sembrava ormai aver scritto il proprio esito, a favore dell’allenatore spagnolo. Poi l’espulsione di Ramon e il gol di Ekuban hanno cambiato tutto.

Quella del Sinigaglia è una partita che ha in sé e racconta tante immagini. Storie nella storia. C’è la gemma di Nico Paz che al 13′ ha fatto alzare uno stadio intero che forse ancora non si è abituato e alle sue magie. E forse non lo farà mai per quante sono le sfumature del suo talento. C’è una partita che, nonostante il Lago, profuma un po’ di Londra, con l’abbraccio dei due allenatori che per qualche secondo hanno ricordato i tempi dell’Arsenal.

C’è la freschezza e spensieratezza del Como e il carattere e la forza del Genoa. E c’è il cammino di Caleb Ekuban, eroe nella serata rossoblù che ha trovato il gol nella “sua” Lombardia. Un cammino iniziato a pochi km, tra il Lumezzane, il Renate e i campi di Serie C e che ha trovato la sua maturità in Liguria.

A Como è stata una partita nella partita. Dall’Italia all’Inghilterra, la mediana di Wenger si è riformata. Questa volta la linea non era quella di centrocampo, ma quella laterale. Anche se, spesso, quella linea l’hanno superata nel loro vivere il proprio nuovo ruolo con energia e passione. Un po’ come nei tempi londinesi. Tra gli ex Gunners è parità, appuntamento alla prossima. 

Nico Paz (IMAGO)

Paz-zo finale

Partiamo dalla fine. Partiamo da quell’espulsione di Ramon tanto contestata dal Como. Un rosso che ha segnato un prima e un dopo nel match, cambiando gli equilibri tattici e, soprattutto, emotivi delle squadre. Al 92′ arriva il pareggio, dopo un salvataggio sulla linea che sembrava regalare un’altra immagine eroica nel racconto della serata del Como. Ekuban ha ribaltato sorti ed entusiasmi.

L’entusiasmo delle due tifoserie. L’entusiasmo di quel bambino che al gol del vantaggio si era tolto la maglia per sventolarla al cielo, urlando insieme a tutto lo stadio un unico nome: Nico Paz. Il numero 10 si è dimostrato una volta ancora certezza e luce della squadra. Un controllo con giravolta e un sinistro capace di unire la potenza alla precisione per disegnare un altro gioiello. È il centro gravitazionale di una squadra costruita sul talento, la qualità e una passionale bellezza. E idolo di una tifoseria. Era la sua serata. Un’altra. Ma il finale è cambiato all’improvviso. Domani quel bambino tornerà a scuola. Di certo ai compagni. Chissà se indosserà la maglia del suo idolo. Di certo c’è che racconterà ai compagni quel 13’. Lo farà con la luce negli occhi, la luce di un giovane che ama il calcio. La luce di Nico Paz.