Fiorentina, Commisso: “Abbiamo costruito tanto. Mercato? Vediamo”
Gaetà, non scherzà! A fine partita, ha detto queste parole Commisso a Castrovilli, che ha regalato la prima vittoria alla prima giornata alla Fiorentina (1-0 sul Torino). "Perché? Vuol dire che non deve andare via" ha commentato a Sky Sport. "C'è stato il rischio? C'era forse una volta, ora non più. Io penso che questa Fiorentina sia più forte di quella dell'anno passato: dobbiamo fare meglio. Se lo faremo, avremo portato avanti una buona stagione. Mi hanno detto che questa è la millesima partita vinta al Franchi: hanno aspettato me…".
Ancora il mercato: "Chiesa? O mi dite cose che non so, o rimarrà (ride, ndr). Volete sempre che mi sbilanci: chi va via e chi no. Ma perché non guardiamo chi è entrato? Avevo già detto che non serviva un centravanti, ne abbiamo cinque che possono segnare, e oggi l'ha fatto Castrovilli. Poi ci mancavano Pezzella, Amrabat… E poi bisogna rispettare gli altri: Sirigu ha fatto una grandissima partita, poteva finire più di 1-0".
Su Iachini: "Ha tutta la mia fiducia. Chi ha fatto bene, merita di vedersi riconosciuto il suo lavoro. Quest'anno anche lui deve fare meglio, come tutti".
Sulla sua gestione: "È meglio una casa da 100.000 dollari ma senza debiti, o una da un milione ma con trecentomila dollari di debiti? Io penso che qui serva del cash, dei soldi liquidi. Noi stiamo costruendo tanto, aspettiamo anche il nuovo centro sportivo. Ma con i conti a posto, come per la mia Mediacom".
E come si è aperta l'intevista, così si chiude. Parlando di mercato: "La nostra squadra è tutta formata: se ci sarà qualche opportunità, proveremo a coglierla. Mancano due settimane, vediamo. Ma finora sono molto soddisfatto del nostro lavoro. Abbiamo già impostato molto a gennaio, investendo tanto anche per questa stagione: ho avuto molta paura di andare in Serie B, per questo ho preferito accelerare. E ora sono contento di non dover aspettare quattro mesi di vedere la prima vittoria della Fiorentina: l'anno scorso, la prima volta fu il primo di gennaio…".