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Alla scoperta di Samuel Chukwueze, il “Robben nigeriano”

Estro, rapidità, qualità e personalità: la storia di Samuel Chukwueze, talento del Villarreal e attualmente in Coppa d’Africa con la Nigeria

Samuel Chukwueze Chimerenka, per gli amici “Samu“. Un nome all’apparenza abbastanza complesso, ma che lui ha deciso di semplificare. Sì, rendere tutto più facile è la cosa che meglio gli riesce anche in campo: ciò che per gli altri è difficile per lui è la normalità, è semplicità. Tutto merito di un mancino molto educato e di un estro calcistico sopra la media.  Il suo colpo migliore? Il tiraggiro, ma versione non aggiornata. Tradotto: quello di Arjen Robben, suo idolo. È così che lo chiamano: “Robben nigeriano”. Un paragone forse ancora azzardato, ma il talento classe 1999, in forza al Villarreal, sta già facendo parlare di sé anche in Coppa d’Africa con la Nigeria, dove ha già segnato un gol.

Esterno destro offensivo, ama giocare a piede invertito. La sua arma migliore è partire da destra, per poi convergere verso il centro e cercare la giocata – personale o con i compagni – con imprevedibilità, rapidità e ottima tecnica di base. Ha esordito giovanissimo con il Villarreal, a 19 anni, ma la storia di Chukwueze parte da lontano, esattamente da Ugba Ibeku, paese a sud della Nigeria non lontano dal mare. A soli 5 anni ammirava già le gesta di Jay Jay Okocha – profeta in patria – e da lì comincia una bellissima storia d’amore con il calcio, tanto da far arrabbiare i genitori per aver trascurato la scuola.

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Gli inizi

Chukwueze comincia a giocare nelle giovanili del Future Hope, ma dopo un breve periodo alla New Generation Academy, approda alla Diamond Football Academy, uno dei settori giovanili più prestigiosi della zona. Qui trova una seconda famiglia, perché come ha ripetuto più volte in passato, “non è solo un’accademia calcistica, è altro. Si tratta di una famiglia e sono fiero di essere cresciuto lì”. In mezzo, però, una “lotta pacifica” con i genitori, che consideravano il calcio soltanto un passatempo dopo lo studio e arrivarono persino a bruciargli un kit d’allenamento e le scarpette per dargli un segnale forte. Samu, però, aveva già focalizzato il suo obiettivo: diventare un calciatore professionista sulle orme di Okocha.

Il giovane nigeriano non molla, anzi continua a lottare per conquistarsi un’occasione in Europa, perché sa che prima o poi “il treno passa per tutti”. E così accade: la prima vera chance gli si presenta in un torneo giovanile in terra portoghese, dove Chukwueze riesce a mettersi in evidenza, non solo trascinando la Diamond Football Academy alla vittoria finale, ma risultando alla fine anche il capocannoniere del torneo. In Nigeria se ne comincia a parlare e nel giro di pochissimo tempo entra a far parte della selezione U17: Emanuelle Amunike, ex calciatore del Barcellona e ai tempi CT della nazionale giovanile, parla la sua stessa lingua calcistica e decide di convocarlo quando è appena quindicenne.

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Nel 2015 gioca anche il Mondiale di categoria: inizialmente Samu non trova spazio da titolare, ma bastano pochi minuti di gara per convincere l’allenatore a schierarlo dal 1’ a partire dal match successivo e per tutto il torneo. Già alla seconda partita realizza una doppietta contro il Cile, segnando il primo gol dopo 25 secondi. La Nigeria vincerà quel mondiale “in ciabatte”, battendo 6-0 l’Australia agli ottavi, 3-0 il Brasile ai quarti, 4-2 il Messico in semifinale e 2-0 il Mali in finale. Il miglior giocatore della competizione è Kelechi Nwakali, grande amico di Chukwueze dai tempi della Diamond Football Academy, mentre il capocannoniere è Victor Osimhen con 10 gol, non uno qualsiasi. Chukwueze dovrà accontentarsi della scarpa di bronzo grazie ai 3 gol realizzati, ma da lì la sua carriera svolta definitivamente.

Tra Arsenal e Porto la spunta… Il Villarreal!

Al termine del Mondiale si parla dell’interessamento di tantissime squadre europee, tra cui il Salisburgo, da sempre attenta a giovani talenti africani, nigeriani nello specifico: attualmente in rosa c’è Samson Tijani,  centrocampista nigeriano classe 2002, ma anche Karim Adeyemi, diciannovenne attaccante tedesco, ma di origini nigeriane. Nel 2016 il club austriaco presenta un’offerta formale, ma ecco che irrompe l’Arsenal, altra società da cui sono passati alcuni suoi connazionali, Iwobi e Kanu su tutti. I Gunners vogliono il pacchetto completo, formato da Nwakali e Chukwueze: il primo, già diciottenne, firma subito, mentre Samu firma solo un pre-contratto in attesa della maggiore età. Il trasferimento di Nwakali però complica le cose: l’Arsenal, gli agenti e la Diamond Football Academy discutono su una serie di clausole, ma non riescono a trovare l’accordo. Il noto settore giovanile nigeriano non ci sta e abbandona la trattativa.

A quel punto, si fa sempre più insistente la voce di un trasferimento al Porto. Passano i giorni, ma la firma non arriva e Samu ha fretta di conoscere il suo futuro. Dunque, come nel caso del Salisburgo, anche nell’estate 2017 irrompe un nuovo club: è il Villarreal, che con decisione chiude in fretta l’accordo. 500.000 euro e clausola fissata a circa 10 milioni: Chukwueze ha finalmente la sua destinazione.

Dalla Juvenil alla Prima Squadra: la rapida scalata di Chukwueze

L’idea del Submarino Amarillo è quella di aggregarlo inizialmente alle giovanili, per poi pian piano integrarlo nella squadra C, squadra B e magari un giorno farlo esordire. Nulla di tutto ciò. O meglio, la scalata avviene, ma in maniera rapida: nel settore giovanile gli bastano circa due mesi, cinque gol e un paio di grandi giocate per farsi conoscere. Fa l’esordio nel Villarreal C già ad aprile dello stesso anno  e subito viene promosso nel Club B, in lotta in Segunda División B per la promozione. Il match che gli permette di mettersi in mostra in Spagna è l’andata dei quarti di finale dei playoff promozione: il Villarreal sfida al “San Mamés” i padroni di casa dell’Athletic Bilbao e Chukwueze realizza gol più assist nella vittoria finale per 1-3. In quel match sfiora anche una grandissima rete dopo un notevole slalom e tra il pubblico c’è già chi lo paragona a Messi.

 

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La promozione in Segunda A non arriverà per un soffio, ma dalla stagione successiva tutta la Spagna sa già chi è Samu Chukwueze. Il campionato successivo è quello delle prime volte: esordisce prima il 4 novembre in Copa Del Rey in un Almeria-Villarreal, segnando anche una rete. Dopo tre giorni gioca la sua prima partita in Liga contro il Levante e appena una settimana dopo realizza la rete del vantaggio in casa del Rayo Vallecano. Circa sette giorni dopo, il 20 novembre, arriva anche la sua prima partita in nazionale maggiore contro l’Uganda. L’esordio in Champions League è arrivato tre anni più tardi, il 20 ottobre 2021 contro lo Young Boys. Risultato? 1-4 e gol, tanto per cambiare.

Ad oggi, Chukwueze ha giocato ben 136 partite con il Villarreal e segnato 22 reti totali. Il futuro è dalla sua parte, tanto che la squadra spagnola pensa già a blindarlo: non è ancora noto ai più e probabilmente per questo motivo a qualcuno viene ancora difficile pronunciare il suo nome. È però soltanto una questione di tempo: Samu presto si prenderà la scena, magari a partire già dall’attuale edizione della Coppa d’Africa.

A cura di Domenico Cannizzaro