Chiellini: “Avevo pensato al ritiro. Ibra? L’ho amato, odiato e combattuto”
Il capitano della Juventus e della Nazionale italiana ha parlato in una lunga intervista a Dazn
“Dopo l’infortunio al ginocchio e il Covid ho pensato al ritiro, ma sono stati gli Europei a tenermi in piedi e a darmi la voglia di esserci a tutti i costi“. Esordisce così Giorgio Chiellini, che si è raccontato in una lunga intervista a Dazn.
Il capitano della Juventus ha trattato diversi temi, a partire da Dybala che “ha tutte le carte in regola per trascinare la squadra” al compagno di reparto De Ligt, che “ha tutto sotto il punto di vista tecnico, ma la differenza la fa la testa: ha 22 anni ma la mentalità di un trentenne e la voglia di migliorare ogni giorno“.
“Allegri e Conte? Gli allenatori più importanti della mia carriera”
Gli spunti più interessanti, però, sono su due allenatori: Allegri e Conte. “Allegri e Conte sono stati i due allenatori più importanti della mia carriera. Da loro ho imparato a essere vincente, a superare gli ostacoli attraverso l’etica del lavoro e ad affrontare le sfide anche con un pizzico di leggerezza. Max è una certezza per i prossimi anni della Juve“.
Con Mancini, invece, si è creato un rapporto speciale: “E’ stato l’artefice del successo, ci ha sempre trasmesso serenità e fiducia. Ora pensiamo al Mondiale, ma le avventure che abbiamo vissuto ci legheranno per sempre“.
Le parole su Ibrahimovic e Ronaldo
In chiusura Chiellini parla di due attaccanti, due ex compagni di squadra, Ronaldo e Ibrahimovic: “Avevo percepito che potesse andar via, sarebbe stato meglio se lo avesse fatto prima perché facendolo il 28 agosto ci ha creato uno schock. Però sono onorato di aver vissuto questi anni con lui: è un alieno, resterà nella storia come Maradona e Pelé. Ibra? L’ho amato, odiato e combattuto perché ce le siamo sempre date di santa ragione“.