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Boloca, l’uomo-ovunque del centrocampo del Frosinone: “Sogno la A con questa maglia”

A 18 anni ha lasciato la Juventus per trasferirsi in Slovacchia. Poi tanta serie D fino al primo gol in B: “Ero incredulo, lo aspettavo da molto tempo”

Se si volesse descrivere la storia di Daniel Boloca attraverso una sola frase, si potrebbe utilizzare quella che ha utilizzato per la sua bio su Instagram: “Duro lavoro e dedizione”. Quattro parole ripetute come un mantra, quasi come fossero uno stile di vita: “È il mio motto, ci credo davvero. Lavorare bene alla lunga paga sempre”, spiega il centrocampista classe ’98 del Frosinone a Gianlucadimarzio.com. 

 

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Credits foto: Frosinone Calcio

 

Ventitré anni compiuti da qualche mese, ma idee ben chiare tanto in campo quanto fuori. Ed è anche questo che lo ha fatto diventare un punto fermo della squadra di Grosso: 2039’ giocati da inizio stagione, più di tutti i suoi compagni di reparto, principalmente da mezz’ala ma anche da regista in caso di necessità. Sostanza e qualità, che lo hanno portato a segnare il primo gol tra i professionisti domenica scorsa al “Del Duca” contro l’Ascoli di Sottil: “Ero incredulo, lo aspettavo davvero da tanto tempo. Dispiace non aver vinto, ma per come si era messa la partita va bene così”.

 

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Credits foto: Frosinone Calcio

 

L’addio alla Juventus e l’esperienza in Slovacchia

Cresciuto nel vivaio della Juventus, Daniel dopo 6 anni nel settore giovanile decide di cambiare aria: “Mi avevano insegnato tanto, praticamente tutto. Ma era arrivato il momento di provare qualcosa di nuovo”. Valigie in mano e un biglietto aereo verso Presov, città di poco meno di 100mila abitanti nell’est della Slovacchia: “Avevo 18 anni, volevo allontanarmi dalla famiglia per vedere come fosse stare lontano da casa. Ho avuto l’opportunità di trasferirmi nel Tatran Presov e se a livello calcistico è stata un’esperienza che mi ha un po’ frenato, posso dire che a livello umano mi è servita tantissimo”.

Vedere il bicchiere mezzo pieno, sempre e comunque. Anche quando dopo esser uscito da un settore giovanile importante ti ritrovi a dover fare a spallate per emergere in Serie D: Romanese prima, Francavilla poi e infine Fossano. “Quando ero in D avevo l’obiettivo di arrivare tra i professionisti. Non mi sarei mai aspettato di arrivare in serie B senza passare dalla C”.

 

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Credits foto: Frosinone Calcio

 

Il trasferimento al Frosinone i mesi da svincolato

Giocate e numeri, quelli che gli hanno permesso di farsi notare dal Frosinone. Ma il destino di Boloca avrebbe potuto prendere un’altra strada: “Avevo firmato un precontratto con lo Spezia nel gennaio 2020. Mi allenai anche con loro per qualche settimana, poi scoppiò il Covid, loro andarono in Serie A e non se ne fece più nulla”. Sliding doors. Dalla Liguria alla Ciociaria nel giro di pochi mesi… trascorsi da svincolato a 22 anni: “Ero tranquillo, non era la prima volta che mi capitava. Negli anni in serie D ho sempre saltato la preparazione precampionato” 

La firma con il Frosinone nel novembre 2020, pochi mesi dopo l’arrivo di Guido Angelozzi in società. Un acquisto voluto dal direttore dell’Area tecnica giallazzurra, che gli aveva dato la sua parola: “Quando non avevo una squadra mi ero sentito con il direttore e mi aveva detto che mi avrebbe portato con lui. Ha mantenuto la parola, gli devo davvero tutto”. 

 

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Credits foto: Frosinone Calcio

 

Nei Pulcini del Torino con Federico Gatti

Una scommessa vinta dal dirigente giallazzurro come quella di Federico Gatti, che Boloca conosce da parecchi anni: “Abbiamo giocato un anno insieme nei Pulcini del Torino, avevamo 9-10 anni. Lui era un attaccante, io invece ho sempre giocato a centrocampo. Poi io mi seguii mio fratello Gabriele alla Juventus (classe 2001, gioca ancora lì) e anche Federico cambiò strada. L’ultima volta ci siamo incrociati in un Fossano-Verbania in Serie D, quest’estate l’ho ritrovato qui a Frosinone. Questo ti fa capire com’è la vita: niente accade per caso, se ti dedichi con tutto te stesso in determinate cose i risultati arrivano”.

 

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Credits foto: Frosinone Calcio

 

Tra sogni e speranze

Hobby pochi, “solo ed esclusivamente calcio, musica ogni tanto”, sogni tanti. Il più grande è quello di raggiungere la serie A: “Prima di firmare con il Frosinone, Angelozzi mi aveva detto che avremmo raggiunto la A con questo club”. Un contratto rinnovato da poco fino al 2025 e una valigia piena di speranze: “Spero di poter diventare un giocatore importante per questa squadra e di centrare la promozione: è il mio desiderio, sono un sacco motivato e voglio esaudirlo”.