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Forza, maturità e ambizione: il Como scommette su De Paoli

I tifosi del Como (Imago)

Dal Friuli al Como, passando per la Nazionale: il talento e la maturità di Cristiano De Paoli conquistano Cesc Fàbregas 

Forza fisica e tranquillità, due caratteristiche che si notano subito guardando Cristiano De Paoli e che difficilmente vengono associate a un ragazzo di 17 anni. Invece il difensore friulano si è fatto conoscere e distinguere a livello giovanile così, a suon di ottime prestazioni con la maglia dell’Udinese e con quella azzurra dell’Italia Under 17, con cui ha partecipato all’Europeo in Albania lo scorso maggio.

Un altro step prima del passaggio in Under 18, con la convocazione arrivata la scorsa settimana. Più o meno negli stessi giorni in cui il classe 2008 stava per cambiare club – e regione – dopo il percorso in Friuli tra Pordenone e, appunto, Udinese: negli ultimi giorni di mercato, infatti, il Como è riuscito ad assicurarsi le sue prestazioni, in vista del prossimo campionato di Primavera 2. Sotto l’occhio attento anche di Cesc Fàbregas, uno che – la sua, seppur breve, esperienza di allenatore è lì a dimostrarlo – non ha certo paura di puntare sui giovani.

Una linea condivisa con la società: il Como è infatti il secondo club della Serie A con l’età media più bassa. E se per quanto riguarda la prima squadra c’è una grande maggioranza di calciatori spagnoli (dai 2005 Ramón e Jesús Rodríguez in giù), l’input della società e del presidente Mirwan Suwarso per il settore giovanile è stato chiaro: puntare sui migliori italiani.

Così durante l’ultima sessione di mercato sono diversi i ragazzi arrivati dai top club del nostro Paese, come Milan e Juventus. E anche dall’Udinese, come appunto De Paoli.

 

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Il presente in Primavera, un futuro in prima squadra con Fàbregas

La trattativa per portarlo in biancoblù non è stata semplice, perché tante big della Serie A erano pronte a darsi battaglia per il difensore centrale. Ma il Como, fin da subito, si è mosso in maniera decisa e grazie al lavoro di Davide Facchin, direttore sportivo della Primavera, e del suo staff è riuscito a strappare De Paoli alla concorrenza. Merito di idee chiare e di un percorso illustrato fin dall’inizio della trattativa al classe 2008 e al suo agente, Patrick Bastianelli. Un percorso che lo porterà spesso ad allenarsi con la prima squadra di Fàbregas, oltre che con la Primavera allenata da Daniele Buzzegoli, che dopo la sconfitta contro il Napoli nella semifinale playoff dello scorso anno punta alla promozione in questa stagione.

Trattativa lunga, dicevamo, sbloccata soltanto negli ultimi giorni di agosto, per un ragazzo su cui in tanti sono pronti a scommettere. Cristiano è più maturo di tanti suoi coetanei, diverso per esempio nel rapporto coi social network: se lo cercate su Instagram, infatti, troverete soltanto una foto pubblicata sul suo account. È del 30 maggio scorso, al termine dell’Europeo Under 17 giocato con l’Italia. “Un onore indossare questa maglia e aver fatto parte di questo gruppo“, la didascalia, seguita da un cuore azzurro. Quell’azzurro indossato, in Nazionale come nel club, dal suo idolo sportivo, Alessandro Buongiorno: “Lui è fenomenale nei duelli difensivi“, ha raccontato. L’esperienza a Udine gli ha permesso di lavorare anche con un altro centrale da cui ha potuto imparare molto, ovvero Jaka Bijol: “Mi rivedo un po’ in lui, sia per ruolo che per caratteristiche“. Modelli di riferimento da cui apprendere il più possibile. Ora è il momento dell’Italia Under 18, con il torneo che gli azzurrini stanno affrontando in Croazia, poi sarà l’ora di cominciare una nuova esperienza. Di vita, lontano da casa, e sportiva: il Como crede in De Paoli e lo aspetta a braccia aperte.