Cher Ndour protagonista con la Nazionale u19: chi è il talento del Benfica
La storia di Cher Ndour, il talento bresciano del Benfica già chiamato da Mancini per lo stage in Nazionale e ora protagonista all’Europeo u-19
Uno dei protagonisti dell’Italia under-19 che ha esordito all’Europeo di categoria battendo per 4-0 i padroni di casa di Malta è Cher Ndour. Un altro esebio della fuga di talenti dall’Italia, sia di cervelli che di piedi. Ndour, nato e cresciuto a Brescia e prodotto del settore giovanile dell’Atalanta a soli 16 anni si è ritrovato a lasciare il suo Paese per cercare fortuna altrove. La chiamata arrivava dal Portogallo e l’attrazione verso il Benfica era troppo forte per lasciarla in disparte. Dopo due anni ad alti livelli nella penisola iberica, il ct Mancini cerca di “trattenerlo” in Italia, convocandolo per lo stage con la Nazionale. Fortune altrove, ma le radici non si dimenticano.
Fin da piccolo è stato abituato a prendere decisioni delicate. D’altronde “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Cher non salverà New York come Spiderman, ma il talento è evidente già dai primi calci con il San Giacomo, la squadra vicina al suo quartiere. Lui cresce nel quartiere bresciano di Fiumicello, dove torna appena può a giocare con i suoi amici di sempre, come ha raccontato al Corriere della Sera. Se lo contendono Brescia e Atalanta, non proprio gli amici di sempre. Fino agli 11 resta con i primi, per poi passare ai bergamaschi.
A 16 lascia Fiumicello, il Palio dei quartieri di Brescia dove si era fatto riconoscere per un gol in rovesciata e va alla conquista del Portogallo. Direzione Lisbona, sponda Benfica. Uno dei più grandi serbatoi di talento europei. Il club crede molto in lui. Appena arrivato già gli parlano dei record giovanili battuti da Joao Felix. Ma alla stella crescita con il Benfica è mancata una cosa: la Youth League. Nella “Champions League dei giovani”, Cher Ndour si consacra davanti a tutti. 3 gol (di cui uno in finale) e 1 assist in 9 partite nella stagione 21/22. Quel torneo lo vince per la prima volta nella storia del Benfica (dopo 3 finali perse). Diventa il primo italiano di sempre a vincerla battendo il Salisburgo e dopo aver eliminato in semifinale la Juventus. E ora arriva il salto tra i grandi.
Cher Ndour più forte delle maledizioni
Se a Lisbona è già l’uomo dei record, nel resto del mondo è il nuovo Pogba. Il Benfica con lui è riuscito, in piccola parte, a sconfiggere la famigerata maledizione europea di Bela Guttmann. Intanto la stellina continua a risplendere nella Serie B portoghese, con la seconda squadra del Benfica. Step fondamentale per la crescita dei giovani lì dove sono passati i vari Cancelo, Ruben Dias e Lindelof. Ma la chiamata tra i grandi non è tardata ad arrivare: il 18 marzo 2023, infatti, Cher Ndour ha fatto il suo debutto in Primera Liga portoghese con il Benfica a soli 18 anni e 235 giorni.
Padre senegalese e madre bresciana. Il legame con l’Italia è indissolubile nonostante la distanza geografica. Il Senegal aveva provato a contattarlo per le competizioni giovanili, ma è sempre rimasto fedele agli azzurri. Dall’Under 15 all’U-20. Il sogno? Il Mondiale del 2026 con l’Italia. Quando si giocherà il torneo delle Americhe (Canada, Stati Uniti e Messico), Cher Ndour avrà 22 anni. Intanto, Ndour vuole fare la fortuna sua e dell’Italia all’Europeo u-19. La storia è ancora tutta da scoprire.