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Chelsea, è ancora Conte vs Mou: “Io pentito? Le sue parole dure, non dimentico”. Poi approva la VAR: “Migliora il calcio”

Giornata di viglia per il Chelsea, che si troverà nuovamente ad affrontare l’Arsenal dopo lo spettacolare 2 a 2 dello scorso 3 gennaio. Questa volta non si tratta di Premier League, ma della semifinale di andata di Coppa di Lega. Appuntamento domani a Stamford Bridge alle 21 allora, ma intanto a prendere la parola è stato l’allenatore dei Blues Antonio Conte: “L’ultimo incontro con l’Arsenal è stato molto emozionante per chi lo ha guardato. Domani sarà una partita aperta, perché entrambe le squadre vorranno attaccare e vincere. Spero che il risultato sia a nostro favore, anche perché poi ci sarà la gara di ritorno da affrontare. Vogliamo la finale”. Poi uno sguardo anche al tecnico avversario, quell’Arsene Wenger reduce da una clamorosa eliminazione in FA Cup : “Se è sotto pressione? Parliamo di un uomo che ha vinto tanto in passato, non penso che la sconfitta contro il Nottingham Forest lo abbia innervosito ulteriormente. In Inghilterra può succedere di tutto, la scorsa stagione siamo stati eliminati dal West Ham e quest’anno siamo in semifinale. Nella FA Cup dobbiamo giocare un’altra partita contro Norwich. Nessuna partita è facile”.

Non poteva mancare, ovviamente, una domanda su Mourinho e sulla loro polemica a distanza. Conte pronto a fare una marcia indietro? Macché: “Ho l’aspetto di una persona che si pente? No, non penso. Entrambi abbiamo detto come la pensiamo, vedremo cosa accadrà in futuro. Ha usato parole dure e non lo dimentico. Questo non è un problema del club, è un problema con me e lui. Mi fermo”.

Chiosa finale sulla VAR, che in Inghilterra ha esordito proprio ieri in Brighton-Crystal Palace di FA Cup: “In Italia dall’inizio della stagione lo stiamo facendo. Questa è una buona opportunità per migliorare il nostro calcio, ma ci vorrà un po ‘di tempo per usare nel modo giusto questa opzione. Quando c’è un grosso errore è importante correggerlo. Polemiche in Serie A? All’inizio non è stato facile accettare questo tipo di soluzione, fermare il gioco e aspettare la decisione giusta. Penso che questa sia una buona soluzione perché riduce gli errori, in particolare i grandi errori e penso che sia giusto che il calcio ne abbia sempre di meno”