Chelsea, tifosi contro Azpilicueta: “E tu saresti un leader?”

Tra Chelsea e Manchester City si è deciso tutto ai rigori: Sterling decisivo, Citizens vittoriosi, 3-4 il risultato finale. Protagonisti della serata, per via di un episodio alquanto spiacevole, sono stati due Blues: Maurizio Sarri e Kepa. L’ex allenatore del Napoli voleva sostituire lo spagnolo con Caballero, ma l’ex Bilbao si è rifiutato di uscire rivolgendo ampi gesti di dissenso alla panchina di Sarri.

Immagini che hanno fatto il giro d’Europa e un comportamento che di certo non è andato a genio a Sarri che, incredulo e furioso, ha iniziato a sbottonarsi la felpa, urlare e successivamente prendere la via dello spogliatoio. L’allenatore italiano è poi tornato sull’accaduto nel post-partita, spiegando che si è trattato solo di un fraintendimento. Successivamente, è arrivato il momento del post pubblicato da Kepa sul suo profilo Instagram, per scusarsi con i tifosi e fare chiarezza sugli eventi di poche ore prima.

La rabbia dei tifosi dei Blues però non si è calmata, e questa volta non solo per il gesto del portiere, reputato “vergognoso”. Vittima dei commenti dei tifosi è stato infatti anche Cesar Azpilicueta , capitano della squadra, “colpevole” di essersi dimostrato tutto meno che un leader nel corso della serata. Il cambio si sarebbe dovuto fare, Azpilicueta avrebbe dovuto invitare Kepa a lasciare il campo: i tifosi avrebbero voluto che fosse andata così.

Sui social network infatti il difensore spagnolo è stato il destinatario di una pioggia di polemiche e critiche per il suo comportamento: solo David Luiz, nel corso della partita, si è rivolto al portiere per cercare di capire la situazione, mentre il capitano era da tutt’altra parte del campo, come ha raccontato nel post gara “Non so dell’accaduto perché ero dall’altra parte del campo, quindi non posso commentare”.

Per i tifosi del Chelsea non ci sono state scuse, quella di Azpilicueta è stata una palese dimostrazione di mancanza di personalità. “La fascia da capitano non fa per lui”. Poco carattere e altrettanta leadership: sono tempi duri, per i capitani di oggi…