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Centurion: “Sono stanco della vita, non riesco a guardare mia figlia negli occhi”

Le dichiarazioni dell’ex attaccante argentino del Genoa, Ricardo Centurion

Dopo l’esperienza al San Lorenzo e il ritorno al Vélez, Ricardo Centurion si allena da solo a Buenos Aires in cerca di un nuovo club. Dopo la morte della compagna nel 2020, per l’ex Genoa questo è uno dei momenti più duri. 

 

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Centurion: “Continuo a vivere in una pandemia. Sono solo”

“È molto difficile allenarsi da soli con un preparatore fisico. Mi hanno fatto allenare di pomeriggio in modo che non incontrassi il resto della squadra. Il calciomercato è chiuso, mancano sei giornate alla fine del campionato, vedremo dopo cosa succede. Sono arrivato a questa situazione perché ero stanco della vita, di tutto, ero esausto. Avevo bisogno di isolarmi. Mi sono sentito sopraffatto, ho avuto attacchi di panico. Molti non capiscono perché ho lasciato il mio lavoro, ma l’ho fatto perché non potevo più sopportarmi. Per un calciatore, il calcio è tutto. Sono solo e il momento è durissimo, continuo a vivere in una pandemia, senza contatti con nessuno”, così Ricardo Centurion all’emittente argentina Radio La Red. 

 

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Il classe 1993 ha aggiunto: “Sono andato dallo psicologo e dallo psichiatra, ma ho smesso di andarci. Il mio psicologo era lo spogliatoio, i miei compagni di squadra. Sono molto chiuso. Non rilascio mai interviste, quando parlo lo faccio con il cuore”. El Wachiturro ha poi proseguito: “Pensavo che l’amore di mia figlia mi avrebbe fatto dimenticare molte ferite. L’amore di un figlio è diverso da un altro amore e da una perdita. Ma non posso sopportarlo. È difficile per me guardare negli occhi mia figlia che cresce. So di aver commesso molti errori, ma non riesco a sistemare le cose. Il mio telefono non squilla. Mi sento triste, nessuno mi chiama, nessuno mi guarda in faccia e mi chiede come sto. Ho solo mia madre e mia moglie. Gli altri si sono allontanati. Cerco di non perdere mia figlia”.

 

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In quanto al calcio, l’ex Boca Juniors e Racing Avellaneda ha dichiarato: “Mi fa male sapere che il weekend sta arrivando e non verrò convocato. Ma spero di tornare a giocare, ho 29 anni, ce la posso fare. La speranza è l’ultima a morire. Voglio una rivincita”.