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Dal Torneo di Viareggio a Praga: CEE Cup, torneo ‘Made in Italy’

Dall’idea nata in un ristorante fino alla nona edizione, in programma a Praga dal 24 al 30 luglio. La storia della CEE Cup, torneo giovanile che si disputa nella capitale ceca, e di Roberto De Blasio, fondatore e organizzatore di uno degli eventi più importanti del panorama internazionale.

Lì, nello Stadio Dolicek di Praga, all’ombra del mito di Antonin Panenka e sulle orme di Patrik Schick. Nel cuore della capitale ceca va in scena dal 24 al 30 luglio la CEE Cup, il torneo dedicato alle formazioni Under 19 delle squadre del centro ed est Europa.

L’idea è nata un po’ per gioco nel 2010 al tavolo di un ristorante di Praga. Ispirandomi al più celebre Torneo di Viareggio, volevo dare la possibilità ai ragazzi delle accademie dei club dell’Est di confrontarsi con grandi realtà del calcio internazionale a pochi giorni dal via della nuova stagione – ci racconta Roberto De Blasio, 42enne nato a Foggia e trapiantato dal 2003 a Praga -. Il giorno dopo ho chiesto ai miei collaboratori di contattare alcuni club e devo dire che abbiamo ricevuto subito risposte positive”.


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Roberto lavora da oltre 13 anni nel settore dell’organizzazione di eventi sportivi e fa parte del comitato organizzativo della Maratona di Praga (Runczech, ndr), il più grande evento sportivo dell’anno in Repubblica Ceca. “Grazie all’esperienza nel mio lavoro, sono riuscito a portare avanti il progetto nel calcio, uno sport che amo da sempre”.

Foggia, il Foggia, il mito di Zemanlandia e quel rapporto speciale con Franco Mancini, ex portiere rossonero scomparso a soli 43 anni a causa di un infarto. “Dopo la sua morte, ho deciso – con il consenso della moglie – di intitolargli il premio di miglior portiere del torneo”. C’è molta Italia nella CEE Cup. “Sono sempre stato affascinato dal Torneo di Viareggio, una kermesse molto importante per il calcio giovanile. E proprio da lì è nata l’idea di creare una competizione per le squadre del centro ed est Europa”. Quest’anno sono attesi a Praga oltre 50 scout europei, a caccia di nuovi talenti da regalare alla Serie A. "Il coordinamento di questi scout durante il torneo è seguito da un altro italiano residente a Praga, Daniele di Napoli, il quale collabora con diversi club in Italia” ci spiega Roberto.


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Nata un po’ per gioco, la CEE Cup riscontra subito grande successo: nel 2012, la finale tra Sparta Praga e Mlada Boleslav viene trasmessa in 77 paesi del mondo. Al termine della seconda edizione, arrivano le prime richieste dall’America: è il Cruz Azul, club messicano, a chiedere di disputare la competizione. La CEE Cup entra presto a far parte del circuito IFTO (International Football Tournaments Organization) e durante le sue otto edizioni ospita squadre di tutto il mondo: da Leicester a Everton e Palmeiras, vincitore della passata edizione in finale contro il Besiktas, fino a Red Bull Lipsia e Maccabi Haifa. “Il nostro obiettivo è quello di dare la possibilità a squadre di ogni continente di partecipare al nostro torneo. Ci abbiamo già provato tre volte con accademie africane ma per ora non è stato possibile per motivi burocratici” confessa Roberto.


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Sono tanti i talenti che sono passati dalla CEE Cup prima di spiccare il volo: da Julian Chabot e Idrissa Touré, passati negli ultimi giorni rispettivamente a Sampdoria e Juventus fino a Ellis Simms, autore di 32 gol in 21 partite di U18 Premier League con la maglia dell’Everton e nel mirino – secondo la stampa britannica – di Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Bayern Leverkusen e Lione. Senza dimenticare Anthony Gordon, altro prodotto del vivaio del club di Liverpool che ha già debuttato in Europa League a 16 anni e 9 mesi con Sam Allardyce nel 2017, e Tomas Soucek, 24enne capitano e pilastro dello Slavia Praga e nel mirino la scorsa estate di Fiorentina e Atalanta.

Il calcio, la formazione e la beneficenza: su questi tre aspetti si fonda la CEE Cup. Oltre alla possibilità di far confrontare giovani talenti provenienti da diverse parti del mondo, l’organizzazione guidata da Roberto dà la possibilità ogni anno di formarsi attraverso un corso specifico. “Nel 2014 abbiamo, attraverso l’aiuto della Federcalcio Ceca e la UEFA, organizzato un corso per arbitri mentre successivamente ci siamo dedicati allo scouting con esperti del settore che insegnano come scoprire nuovi talenti analizzando le partite del torneo”. Infine la Social Responsabilty: dal 2010 al 2018, la CEE Cup ha collaborato con UNICEF, portando il suo contribuito a sostegno di vari progetti in giro per il mondo, mentre quest’anno è partita la collaborazione con l’organizzazione ceca 'No to Racism' che ha come obiettivo quello di aiutare i bambini più bisogno delle periferie di Praga attraverso il calcio.


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Un grande progetto di calcio, giovani e iniziative sociali nato a Praga ma a chiare tinte tricolori. La CEE Cup si prepara alla sua nona edizione e va alla scoperta dei campioni del futuro. Quali squadre parteciperanno quest’anno? Oltre alle ‘padroni di casa’ Slavia e Sparta Praga, ci saranno Burnley, Besiktas, Dinamo Zagabria, Palmeiras, Shakhtar Donetsk e Altinordu. “Quest’anno abbiamo fatto un grande lavoro e abbiamo grandi aspettative” conclude Roberto, pronto ad accogliere a Praga grandi club e tanti giovani di belle speranze.

A cura di Alessandro De Felice