La tensione con i tifosi, poi la festa: il Catanzaro-Bari di De Laurentiis
Il presidente del club pugliese è stato prima bersagliato dai tifosi di casa, poi è esploso di gioia sotto il settore ospiti
E’ stata una domenica da sogno per il Bari, che mai negli ultimi anni aveva visto così vicina la Serie B. La vittoria sul campo del Catanzaro (la principale rivale per l’obiettivo finale) vale il primo posto solitario, a 10 punti di vantaggio proprio sulla squadra di Vivarini. La promozione, dunque, sembra cosa fatta anche se nel calcio – e soprattutto in Serie C – mai dire mai. Decisivi il rigore di Antenucci e lo splendido gol a inizio ripresa di D’Errico, che hanno rimontato lo svantaggio iniziale firmato da Fazio.
De Laurentiis, tensione in tribuna
A vivere 90 minuti di adrenalina in tribuna c’era anche lui ovviamente, Luigi De Laurentiis. Il presidente del Bari, dopo il rigore di Antenucci ritenuto dubbio dal Catanzaro, ha dovuto fare i conti con la rabbia dei tifosi avversari, che lo hanno bersagliato con cori e insulti, intimandolo a lasciare la tribuna prima che gli steward riportassero il tutto alla normalità. Poi la gioia al gol del 2-1 e la corsa in campo.
La festa con i tifosi e quella sciarpa…
Al fischio finale infatti De Laurentiis è sceso in campo, correndo sotto il settore ospiti. Lì i tanti tifosi presenti hanno continuato a cantare con la poca voce rimasta: “Vogliamo un grande Bari”. Beh, sono stati accontentati.
Il loro presidente li ha salutati, li ha applauditi e ha saltato con loro. Il tutto con la sciarpa della Reggina stretta forte fra le mani. Sì, perché fra i due club c’è uno storico gemellaggio. E inoltre i calabresi sono acerrimi rivali proprio del Catanzaro. Omaggio e provocazione dunque, con la speranza di poter presto raggiungere gli amici in Serie B.